Fintel Energia Group – Faro puntato sulla Serbia

Il management di Fintel Energia Group si attende significativi flussi di cassa dall’entrata in esercizio del terzo e più grande parco eolico costruito dal gruppo nel Nord della Serbia, il cui ottenimento della tariffa incentivante è atteso per fine 2019.  Nel primo semestre 2019 le vendite aumentano su base annua a 15,2 milioni (+22%) sostenute dal positivo andamento di tutte le aree di attività. I maggiori costi contengono al 12% lo sviluppo dell’Ebitda a 2,8 milioni. L’Ebit cifra in 1,3 milioni (+17%), mentre il risultato segna un deficit di 27 mila euro (utile per 61mila euro nel primo semestre 2018). Aumenta l’indebitamento finanziario netto a 107 milioni (99 milioni a fine 2018)  per gli investimenti effettuati.

Modello di Business

Fintel Energia Group è un operatore verticalizzato nella filiera integrata dell’energia, attivo nel mercato della vendita di energia elettrica e gas naturale e nello sviluppo e sfruttamento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico e minieolico).

In particolare, il gruppo fondato nel 1999 dall’Ad Tiziano Giovannetti e dal Presidente Alcide Giovannetti:

  • sviluppa progetti nel settore delle energie rinnovabili in Italia nel fotovoltaico e nel minieolico e in Serbia nell’eolico;
  • vende come grossista energia elettrica e gas naturale nella quasi totalità del territorio nazionale, con particolare focus in Lombardia, Marche, Abruzzo, Umbria, fornendo servizi accessori alla vendita e servizi complementari;
  • offre servizi di consulenza, progettazione e installazione di tecnologie e impianti di produzione di energie rinnovabili, per le società del gruppo e per soggetti terzi.

Ultimi Avvenimenti

Proseguendo nel processo di internazionalizzazione, lo scorso settembre Fintel Energia Group ha aperto il terzo e più grande parco eolico nel nord della Serbia “Kosava – Fase I” da 69 MW, di proprietà della controllata MK-Fintel WIND.

L’impianto, ultimato a luglio, è entrato nel cosiddetto “trial period”, mentre l’ottenimento della tariffa incentivante è previsto entro fine 2019. A regime consentirà di ridurre le emissioni di CO2 per circa 170.000 tonnellate per anno e di produrre energia verde per circa 57.000 famiglie.

L’investimento complessivo ammonta a 117 milioni, di cui 81,5 milioni finanziati attraverso un project financing con un pool di banche costituito da Erste Group Bank, Erste Bank Serbia, Austrian Development Bank (OoEb), Unicredit Serbia e Zagrebacka Banka.

Sempre sul territorio serbo, nel primo semestre 2019 sono state costituite 4 nuove società (Vetropark Lipar, Vetropark Lipar 2, Vetropark Maestrale Ring e Project Torak) per lo sviluppo, costruzione ed esercizio di ulteriori 4 progetti di impianti eolici nel Paese.

Conto Economico

Nei primi sei mesi del 2019 le vendite aumentano del 22% a/a attestandosi a 15,2 milioni, grazie soprattutto ai ricavi da energia elettrica e gas (+27% a 11,4 milioni), sostenuti dai maggiori volumi di energia elettrica (+21,6%) e gas venduti (+6,8%), a cui si è aggiunto l’aumento del prezzo di vendita, in particolare per il gas.

Positivo anche l’andamento del settore delle rinnovabili in Italia (+12% a 1,8 milioni).

La performance è in parte assorbita dai maggiori costi legati principalmente alle materie prime e ai servizi (provvigioni corrisposte per l’espansione della base clienti), parzialmente compensati dai minori costi per consulenze e gestione degli impianti.

L’Ebitda, con uno sviluppo del 12%, si porta a 2,8 milioni, configurando una marginalità al 18,6% (20,2% al 30/6/18). L’Ebit, si fissa a 1,3 milioni (+16,9%), dopo maggiori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (+8% a 1,6 milioni).

Il conto economico chiude con un deficit pari a 27mila euro (61mila euro nel 1H 2018), spesati oneri finanziari netti più che raddoppiati a 735mila euro, che nel 2018 avevano beneficiato però di effetti positivi (682mila euro) connessi alla rinegoziazione del tasso di interesse sul finanziamento di VP Kula.

Diversamente, nel 2018, i ricavi mostrano una crescita contenuta a 25,1 milioni (+3,7%), a cui ha fatto seguito una sensibile contrazione dell’Ebitda (-16,5% a 4,9 milioni) e dell’Ebit (-27,1% a 2 milioni), a seguito dei maggiori costi sostenuti nell’anno e in presenza dei minori ammortamenti e accantonamenti effettuati. La bottom line riporta un utile netto di competenza pari a 90mila euro, rispetto ai 271mila euro del 2017.

Breakdown Ricavi

Il fatturato derivante dalla vendita di energia elettrica e gas ha assunto sempre maggiore rilevanza, arrivando a rappresentare a fine giugno 2019 circa il 75% del totale, con ricavi aumentati del 27% a 11 milioni. Un andamento legato sia ai maggiori volumi venduti sia all’aumento del prezzo di vendita in particolare per il gas.

Cambio di passo invece per le rinnovabili, i cui ricavi nel primo semestre 2019 aumentano sia in Italia (+11,9% a/a a 1,8 milioni) sia in Serbia (+3% a/a a 2,1 milioni) rispetto alla contrazione riportata nel 2018 (Italia -21,3% a 3,4 milioni e Serbia -7,4% a 3,8 milioni). I primi sei mesi del 2019 hanno beneficiato della maggiore produzione di energia elettrica sia degli impianti fotovoltaici italiani, per le condizioni climatiche più favorevoli, sia di quelli eolici serbi, a cui si è aggiunto l’incremento annuo previsto della tariffa incentivante.

Stato Patrimoniale

L’indebitamento finanziario netto nel triennio è progressivamente aumentato giungendo a 107,2 milioni a fine giugno 2019. Un andamento riconducibile principalmente agli investimenti effettuati per la costruzione dell’impianto eolico serbo “Kosava fase I”, parzialmente compensato, nel primo semestre 2019, dai rimborsi effettuati delle rate per i finanziamenti collegati agli impianti eolici di “Kula” e “La Piccolina”.

Ratio

I principali indicatori di bilancio mostrano un andamento discontinuo. L’indice PFN/Ebitda passa infatti da 6,3x nel 2017 a 20,2x nel 2018 per poi scendere a 3,5x (annualizzato) nel primo semestre, un valore che rimane comunque elevato.

Analogo il discorso per il grado di copertura, aumentato progressivamente fino ad attestarsi a 13,4 volte per l’effetto combinato dell’aumento dell’indebitamento finanziario netto connesso agli investimenti effettuati in Serbia, e il calo del patrimonio netto. Di buon livello anche se in deciso calo il ritorno per gli azionisti, pari all’8,2% (annualizzato) del primo semestre 2019.

Outlook

Il gruppo intende offrire alla propria clientela servizi e soluzioni integrate, attraverso l’espansione della propria attività nel settore delle energie rinnovabili.

In Italia, obiettivo è il potenziamento del portafoglio clienti di energia e gas con utenze domestiche e aziendali medio/piccole, anche attraverso il potenziamento della rete, con particolare focus nelle Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Puglia, Veneto, Piemonte e Lombardia.

In Serbia, dopo l’entrata in funzione nel 2016 dei primi due impianti eolici “La Piccolina” e “Kula”, lo scorso luglio è stato ultimato l’impianto eolico Kosava – Fase I da 69 MW, per il quale l’ottenimento della tariffa incentivante è attesa per fine 2019. L’entrata in esercizio di tale impianto determinerà significativi flussi di cassa.

Punti di Forza

  • Operatore verticalizzato sull’intera filiera dell’energia.

Punti di Debolezza

  • Limiti all’installazione degli impianti;
  • Dipendenza da terzi per reti di trasporto e stoccaggio di energia;
  • Lo sviluppo e l’esercizio di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile sono soggetti a procedure amministrative particolarmente lunghe e complesse;

Opportunità

  • Meccanismi di incentivazione volti al rilancio del settore delle energie da fonti rinnovabili.

Minacce

  • Eventuale mancato rilascio e/o revoca delle autorizzazioni amministrative previste dalla normativa vigente.

Borsa

La performance del titolo Fintel Energia è rimasta invariata da inizio anno. L’azione quota oggi 2 euro dopo avere toccato il prezzo massimo a 2,62 euro lo scorso 24 settembre, giorno in cui si è tenuta la cerimonia di apertura del parco eolico di Kosava – Fase I da 69 MW. Il segmento di appartenenza di Fintel Energia, il Ftse Aim Italia, nel pari periodo ha ceduto il 5,7%.