Dopo avere raggiunto nella seduta del 5 novembre il nuovo record storico a 11,265 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante hanno effettuato una veloce correzione per poi eseguire un nuovo allungo che si è però fermato a ridosso del sopracitato massimo assoluto.
Il mancato superamento di questo livello ha così favorito delle nuove prese di beneficio sui corsi delle azioni Poste Italiane che, con la rottura al ribasso della media mobile a 50 sedute in transito in area 10,70 euro, hanno avviato un vero e proprio movimento ribassista. Un movimento che, nella seduta odierna, si è spinto fino la trendline rialzista di lungo periodo che in area 10,20 euro incrocia la media mobile a 100 osservazioni.
Una chiusura di seduta al di sotto di questi supporti dinamici in area 10,20 euro, accompagnata dal cedimento del supporto statico posizionato a 10,105 euro, potrebbe implicare un’accelerazione dell’attuale trend ribassista per le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione del servizio postale, ma anche nel settore finanziario, assicurativo e delle telefonia a causa del deterioramento del quadro grafico di breve, medio e lungo periodo, con possibile discesa fino al successivo supporto a 9,834 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero poi scivolare rapidamente fino a un primo obiettivo di breve individuabile a 9,402 euro, al di sotto del quale il successivo target è a 9,13 euro.
Lo scenario negativo appena delineato per le quotazioni dei titoli in esame potrebbe essere accantonato, invece, nel caso di rapido ritorno sopra una prima resistenza statica posizionata a 10,395 euro in quanto l’attenuazione della pressione dei venditori potrebbe favorire un allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 10,704 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Poste Italiane verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 10,94 euro, al di sopra del quale il successivo target coincide con il sopracitato top a 11,265 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Poste Italiane è pari a +46,5% (+11,1% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 12 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,41 euro, con un potenziale rialzista dell’11,5 per cento.
Quotazione di riferimento: 10,23 euro
+10,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,265 euro;
+6,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,94 euro;
+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,704 euro;
+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,395 euro;
-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,105 euro;
-3,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,834 euro;
-8,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,402 euro;
-10,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,130 euro.