Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un guadagno dello 0,6% e in linea all’analogo europeo (+0,8%), contribuendo a limitare le perdite del Ftse Mib (-0,3%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, su cui restano le incertezze sulle tempistiche per il raggiungimento di un possibile accordo.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund che ha oscillato in area 160-170 pb, sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti, sostenuti anche dal miglioramento dell’outlook a stabile da parte di Moody’s e Fitch.
Bene UniCredit (+1,5%), nella settimana della presentazione del piano che nel 2023 prevede un utile netto di 5 miliardi facendo leva sulla crescita organica e sul taglio dei costi e che stima di distribuire agli azionisti 8 miliardi tra dividendi e buy-back.
Sul Ftse Mib in luce Intesa Sanpaolo (+0,6%), che ha chiuso l’accordo con Prelios sugli Utp, Bper (+1,4%), che nei giorni scorsi ha visto una rivisitazione della prima linea manageriale, e Ubi (+0,5%), che presenta requisiti patrimoniali superiori rispetto alla soglia minima fissata dalla Bce e che valuta varie opzioni nella bancassurance.
Sul Mid Cap in rosso Mps (-4,7%), con il mercato che resta in attesa di novità sui dettagli dell’uscita del Mef dal capitale, sul de-risking e sulla cessione degli immobili non core.
Tra le Small Cap focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con la banca che ha avviato l’aumento di capitale da 700 milioni dopo l’ok della Consob al prospetto e con l’authority che ha avvertito sul fatto che l’operazione presenta diversi rischi.
Significativo rally per Banca Profilo (+23,1%), che ha visto un significativo volume di scambi.