Dopo l’uscita dal capitale di UniCredit, Fineco prosegue, con ancora maggiore determinazione, nei propri progetti di sviluppo. Da una parte, infatti, il mercato italiano offre ancora potenzialità dal punto di vista dei servizi di investimento. D’altro canto la piattaforma digitale di Fineco ben si presta all’esportazione del modello di business anche ai mercati internazionali.
Sono queste le due direttrici di crescita dell’istituto, come raccontato da Paolo Di Grazia, direttore generale di Fineco, in un’intervista a Milano Finanza.
Per quanto riguarda l’espansione internazionale, Fineco ha iniziato a operare da un anno e mezzo in Gran Bretagna tramite l’offerta di servizi bancari, di brokerage e di investimento.
Una realtà ancora piccola, ma che sta crescendo e si sta evolvendo. Dei 7.000 conti aperti quasi il 90% è di clientela inglese, mentre all’inizio il servizio attirava soprattutto italiani. La piattaforma Uk ha notevoli potenzialità di crescita e ben presto sarà allargata la gamma di fondi offerti.
Ma la presenza nel Regno Unito, oltre a potenzialità che una volta a frutto potranno fare sentire il positivo effetto sui conti, rappresenta anche un test sulla possibilità di esportazione del modello di business sui mercati internazionali. Nel mirino, ma per ora non vi sono ancora passi concreti, vi sono i Paesi del Medio Oriente.
Quanto al mercato italiano, dopo l’introduzione di un canone mensile sui conti correnti, che può essere annullata se il cliente attiverà il servizio di consulenza o utilizzerà i servizi di investimento, vi è un piano di ampliamento dell’offerta nel settore dei fondi pensione.
La banca multicanale lancerà un servizio completamente digitalizzato di offerta online di fondi pensione. Un nuovo passo che sarà accompagnato dall’offerta di diversi servizi quali un tool, a disposizione dei consulenti, per il calcolo della pensione e di quanto dovrà essere integrata.