Deutsche Bank conferma i propri target finanziari del piano di ristrutturazione in vista dell’Investor Day, il primo da quattro anni, che si terrà oggi a Francoforte.
Il principale istituto tedesco, sotto drastica cura per riportare in carreggiata i propri conti, precisa in una nota di ribadire il proprio target di un ritorno dopo le tasse sul patrimonio netto tangibile (RoTE) dell’8% nel 2022.
I titoli alla borsa di Francoforte, dopo una reazione positiva, hanno invertito la rotta e attorno alle 11:40 segnano un calo dello 0,6% a 6,51 euro.
La banca, sottolinea nel comunicato, come il management riconosca che l’obiettivo di redditività sia diventato più ambizioso alla luce dei “venti contrari esterni”, riferendosi in particolare all’evoluzione della situazione dei tassi nell’area euro.
A questo riguardo, la nota sottolinea come Deutsche Bank abbia implementato una serie di misure per compensare l’impatto dei bassi tassi di interesse. Tra queste l’istituto indica la crescita degli impieghi, il selettivo passaggio a tassi di interesse negativi e misure di bilancio per ottimizzare ulteriormente le riserve di liquidità.
Per la Core Bank in particolare, il target del RoTE per il 2022 è fissato al 9 per cento. Quest’area include l’unità Capital Release, per la quale le dismissioni stanno procedendo anticipatamente rispetto al piano.
Deutsche Bank esclude poi la necessità di nuove iniezioni di risorse finanziarie tramite aumenti di capitale. E in particolare ribadisce il proprio impegno a portare a termine il piano con le risorse esistenti e mantenendo il Cet1 al di sopra del 12,5 per cento. Tale indicatore per il 2019 sarà al di sopra del 13 per cento.
Nella nota l’istituto ribadisce inoltre i propri obiettivi di taglio dei costi per il 2019, 2020 e 2022. Il totale dei costi adjusted prima degli oneri relativi alla trasformazione e dell’impatto del trasferimento dell’area Global Prime Finance a Paribas sono attesi a 21,5 miliardi per il 2019, con un target di 19,5 miliardi nel 2020 e di 17 miliardi nel 2022. Il tutto implica un calo di circa 6 miliardi dal 2018.
“Negli ultimi mesi abbiamo fatto progressi significativi in ogni aspetto della nostra trasformazione strategica”, commenta Christian Sewing, amministratore delegato di Deutsche Bank, “siamo in linea con il piano e addirittura in anticipo in alcune aree. Partire con decisione nella nostra trasformazione senza precedenti era molto importante.
I clienti, i regolatori e i dipendenti hanno espresso il loro pieno sostegno alla strada che abbiamo intrapreso. Un appoggio che ci aiuterà a portare avanti la nostra trasformazione in modo disciplinato”.