E mentre Deutsche Bank ammette che il contesto economico non sta aiutando nella realizzazione del piano di ristrutturazione, una mano viene dalla Bce.
L’autorità bancaria europea ha ridotto il requisito sulla solidità di capitale del gruppo di Francoforte portando il Cet1 ratio minimo dall’11,84% all’11,59% a partire dal 1° gennaio 2020.
La decisione, sottolinea Deutsche Bank in una nota, riconosce i progressi fatti dalla prima valutazione Srep (Supervisory Review and Evaluation Process) del 2016 a quella del 2019.
La diminuzione è interamente attribuibile all’abbassamento del Pillar2 dal 2,75% al 2,5%, che sarà effettiva dal 1° gennaio 2020.
Il taglio dei requisiti di capitale riduce il livello sotto il quale Deutsche Bank dovrebbe calcolare un Maximum Distributable Amount (MDA), utilizzato come parametro per determinare restrizioni sullo stacco dei dividendi, la remunerazione variabile dei manager e l’emissione di debito subordinato di tipo AT1.
Il nuovo parametro Cet1 dell’11,59% è formato da: un Pillar1 minimo del 4,5%, il Pillar 2 ridotto del 2,5%, il capital conservation buffer del 2,5%, uno specifico buffer controciclico per la banca dello 0,09% e il requisito del 2% come banca sistemica.
La Banca Centrale Europea ha anche fissato gli altri parametri per l’istituto guidato da Christian Sewing: il Tier1 dovrà essere pari al 13,09% e il Total Capital ratio al 15,09 per cento.
I livelli attuali dei parametri dell’istituto al 30 settembre 2019 erano superiori ai requisiti e pari cioè al 13,39% per il Cet1 phased in, al 15,62% per il Tier1 e al 17,4% per il Total Capital ratio.