Azimut – Punta a un’acquisizione di grandi dimensioni negli Usa

Azimut vuole crescere all’estero tramite acquisizioni e per via organica in Italia. L’indicazione viene da Pietro Giuliani, presidente della società del risparmio gestito, che, in un’intervista a Bloomberg, dichiara di essere alla ricerca di una possibile acquisizione, “anche di grandi dimensioni”, sul mercato americano o anche di possibili target nei Paesi emergenti per crescere nel settore dell’asset management e della distribuzione.

“Negli Usa potremmo anche considerare un’acquisizione di grandi dimensioni”, afferma il presidente di Azimut Holding nell’intervista con l’agenzia americana. Bloomberg aggiunge che il gruppo italiano avrebbe la possibilità di raccogliere fino a 3 miliardi per tale operazione oppure, in alternativa, potrebbe unire le forze a un fondo di private equity per realizzare il deal congiuntamente.

L’agenzia sottolinea che il nuovo business plan quinquennale di Azimut, che sarà presentato il prossimo mese di settembre, prevede un incremento della percentuale di asset illiquidi. Giuliani, tuttavia, esclude un deal nazionale; “un’operazione con un competitor nazionale ci diluirebbe e creerebbe duplicazioni”.

Quanto alla possibilità di diventare oggetto di appetito da parte di un altro gruppo, Giuliani aggiunge che non prenderebbe in considerazione offerta “sotto i 100” euro che, dato che ora le azioni veleggiano a poco più di 20 euro (21,7 per la precisione), pare un elegante modo per chiudere nel breve il discorso.

Infine, Giuliani conclude ribadendo la proiezione dell’utile netto superiore ai 300 milioni nel 2020 e che la profittabilità del gruppo non sarà intaccata dalla revisione delle performance fee, che verranno ridotte. Inoltre, è previsto un mantenimento della generosa politica di dividendo.

Intanto oggi intorno alle 10:30 a Piazza Affari le azioni segnano un calo dell’1% a 21,7 euro.