Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha archiviato le contrattazioni a +0,5%, rispetto all’andamento flat del corrispondente indice europeo.
Borse europee in miglioramento nella seconda metà di seduta, con il Ftse Mib maglia rosa che termina in progresso dello 0,7%, mentre gli investitori sono intenti a valutare le indiscrezioni secondo cui Stati Uniti e Cina si starebbero accordando per rimandare l’introduzione dei dazi contro Pechino previsti a partire dal 15 dicembre.
Poco mosse le quotazioni del greggio, con i futures su Wti e Brent che, poco dopo la chiusura, scambiano rispettivamente in flessione dello 0,6% e dello 0,5% a 58,7 e a 63,9 dollari il barile, dopo i rialzi della precedente ottava innescati dall’aumento dei tagli all’output stabilito dall’Opec e i suoi alleati.
Sull’azionario, seduta di consolidamento per le big: Tenaris (+0,3%), Saipem (-0,4%) ed Eni (+0,3%) che ha siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di un programma di decarbonizzazione, mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione delle aree del sito industriale di Gela.
Inoltre, la società ha annunciato che, in conformità a quanto fissato il 26 settembre scorso, Vår Energi (69,6% Eni e 30,4% HitecVision) ha completato l’acquisizione degli asset upstream di ExxonMobil in Norvegia.
Poco mosse entrambe le Mid Cap: Maire Tecnimont (-0,2%) e Saras (+0,3%) che ha comunicato il tradizionale aggiornamento settimanale sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC benchmark) calato a -3,1 dollari il barile da -2 dollari della settimana precedente. Infine, tra le società a minore capitalizzazione, ripartono gli acquisti su Gas Plus (+1,2%) e D’Amico (+0,9%).