Mercati – Trump annuncia accordo con la Cina ma resta incertezza, Milano a -0,3%

Chiusura in ordine sparso per le borse europee, mentre Wall Street viaggia poco distante dalla parità, con gli investitori intenti ad interpretare i termini dell’accordo fra Usa e Cina resi noti da Trump.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in flessione dello 0,3% a 23.329 punti, arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%). Bene anche il Ftse 100 di Londra (+1,1%), all’indomani delle elezioni che hanno decretato una netta vittoria del premier Boris Johnson. Poco mossi, a New York, il Dow Jones (-0,2%), lo S&P 500 (-0,2%) e il Nasdaq (invariato).

Il tweet con cui Trump ha comunicato di aver raggiunto un’intesa con Pechino non ha pienamente convinto gli investitori, ancora alle prese con diverse incertezze, in attesa di comunicazioni ufficiali da entrambe le parti.

Secondo il presidente americano, la Cina ha accettato di aumentare gli acquisti di prodotti agricoli, energia e altri beni. I dazi del 25% rimarrebbero tali, mentre su gran parte degli altri prodotti verrebbero applicate tariffe del 7,5 per cento. Gli ulteriori dazi in programma dal 15 dicembre sono stati cancellati, mentre i negoziati per la fase due dell’accordo dovrebbero partire immediatamente. Tuttavia, restano i dubbi sul quantitativo di beni agricoli che la Cina avrebbe acconsentito ad acquistare, oltre che sul programma di riduzione delle tariffe.

Per quanto riguarda il Regno Unito, invece, il partito Conservatore di Johnson ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi e il premier può raggiungere l’approvazione della Brexit entro il 31 gennaio.

Dinamica che sostiene la sterlina a 1,334 dollari e a 0,834 nei confronti dell’euro, mentre il cambio fra moneta unica e biglietto verde torna a 1,113 e dollaro/yen scende a 109,2. In giornata sono stati diffusi anche i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi, inferiori alle attese (+0,2% m/m).

Tra le materie prime l’oro risale 1.477 dollari l’oncia, in rialzo anche le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 64,92 dollari e il Wti (+1%) a 59,77 dollari.

Acquisti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund che si riduce a 155 punti base e il rendimento del decennale italiano all’1,25 per cento.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano ancora Cnh (+2,6%), Juventus (+1,7%) e Stm (+1,6%). In ribasso le banche, Amplifon (-2,7%) e Diasorin (-3,3%).