Investitori in fermento con lo sguardo che non si distoglie dai temi che continuano a tenere banco da mesi nei dibattiti e nella comunità finanziaria internazionale. Temi a partire dalle questioni commerciali e dalla Brexit.
Intanto le principali piazze europee scambiano tutte in territorio positivo, guidate dal Ftse 100 (+2,1%) e con l’eccezione del Ftse Mib, in flessione dello 0,4 per cento.
A sostenere, innanzitutto, gli sviluppi sul fronte Usa – Cina con Trump che ha firmato una proposta di accordo, già recapitata a Pechino, scongiurando così l’introduzione dei nuovi dazi Usa su 156 miliardi di dollari di beni made in China, che sarebbe scattata il 15 dicembre.
Da fonti di stampa emerge che l’esecutivo a stelle e strisce avrebbe anche offerto una riduzione fino al 50% dei dazi già esistenti su 360 miliardi di dollari di importazioni cinesi e in cambio la controparte asiatica avrebbe accettato di acquistare 50 miliardi di dollari di beni agricoli americani nel 2020, anche se gli ultimi rumours parlano di qualche riserva al riguardo da parte di Pechino.
In Europa, archiviato il meeting della Bce, che ha lasciato invariati i tassi e confermato il quantitative easing da 20 miliardi al mese, i riflettori sono ora puntati prevalentemente sul tema Brexit, dopo soprattutto la vittoria di Boris Johnson e l’ottenimento della maggioranza assoluta da parte del partito Conservatore.
Tornando a Piazza Affari Btp in recupero con il decennale italiano che rende l’1,29% (-2 bp vs ieri) e con lo spread vs Bund in calo a 155 punti (-5 bp).
Al di là dell’Atlantico in flessione anche il tasso del T-Bond che si attesta all’1,89% (-1 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in maniera decisa sopra quota 1,116.