Potrebbe essere di 500 milioni, secondo indiscrezioni di stampa, la prima tranche del buy-back che UniCredit si appresta ad avviare, in coerenza con il piano industriale “Team 23”, presentato lo scorso 3 dicembre alla comunità finanziaria.
La strategia messa a punto dall’amministratore delegato, Jean Pierre Mustier, prevede nel prossimo triennio la creazione di valore per 16 miliardi che per circa la metà andranno a rafforzare il patrimonio netto tangibile, mentre circa 8 miliardi verranno distribuiti agli azionisti mediante dividendi o saranno utilizzati utilizzati per l’acquisto di azioni proprie (2 miliardi nel triennio).
Per quanto riguarda i risultati 2019, in particolare, il business plan prevede che la quota degli utili distribuita agli investitori sia innalzata dal 20% previsto al 40% dell’utile netto contabile rettificato per le poste non operative, incluso un 10% destinato al riacquisto azioni proprie.
I conti sono presto fatti. UniCredit ha dichiarato di prevedere per il 2019 un utile netto rettificato dalle poste non operative di 4,7 miliardi. Di questi, quindi, 1,41 miliardi dovrebbero costituire il monte dividendi, mentre 470 milioni dovrebbero destinati all’acquisto azioni proprie. Due proposte sulle quali sarà poi l’assemblea a deliberare, a patto che le stime trovino poi conferma nei conti.
La cifra di 500 milioni per il buy-back, riportata come rumor da Mf, è quindi leggermente superiore a quanto presentato nel piano.