Mercati – In progresso gli eurolistini con Milano a +0,7%, nuovi record per Wall Street

Le borse europee accelerano rispetto alla mattinata e gli indici americani aprono in rialzo in scia alla tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina.

A Milano il Ftse Mib sale dello 0,7% a 23.500 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%), mentre il Ftse 100 di Londra guadagna il 2,5 per cento.

Dall’altra parte dell’Atlantico, avvio tonico per Dow Jones (+0,6%), S&P 500 (+0,8%) e Nasdaq (+0,9%) che aggiornano subito i massimi storici.

L’intesa fra le due superpotenze, che ha scongiurato l’introduzione dei nuovi dazi contro Pechino, continua a sostenere gli acquisti sull’azionario, in attesa di maggiori dettagli sull’accordo in base al quale la Cina acquisterà più prodotti agricoli americani in cambio di un taglio delle tariffe vigenti sui propri beni.

Intanto i mercati beneficiando anche dei dati cinesi sopra le attese su produzione industriale (+6,2% a/a) e vendite al dettaglio (+8,0%).

Inferiori alle aspettative, invece, i numeri sul settore manifatturiero dell’eurozona, con il relativo indice in calo a 45,9 punti, e del Regno Unito, sui minimi dal 2012 (47,4 punti). Anche negli Usa il Pmi manifatturiero ha deluso gli analisti, scendendo a 47,4 punti, così come l’indicatore sui servizi, diminuito a 49 punti.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale lievemente a 1,115 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso a 109,4. La sterlina riduce i guadagni accumulati negli ultimi giorni, innescati dalla vittoria di Boris Johnson alle elezioni di giovedì, attestandosi a 1,333 dollari e a 0,834 nei confronti della moneta unica.

Tra le materie prime l’oro sale lievemente a 1.478 dollari l’oncia, così come le quotazioni del greggio con il Brent (+0, 5%) a 65,5 dollari e il Wti (+0,3%) a 60,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 158 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,28 per cento.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Nexi (+2,6%), Unipol (+2,1%), Unipolsai (+2,1%) e Juventus (+2%), mentre Buzzi Unicem (-1,6%) sconta il downgrade di Barclays da ‘overweight’ a ‘underweight’. Stm (-0,1%) frenata dallo stacco del dividendo parziale.