Sulla tenuta del supporto statico posizionato a 5,036 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo finanziario bolognese hanno effettuato un rimbalzo, lasciandosi alle spalle la media mobile a 50 sedute (attualmente in transito a 5,158 euro) e giungendo a ridosso di 5,35 euro. Un movimento che si è sviluppato all’interno di una fase laterale di medio periodo delimitata, superiormente, dal massimo dell’anno a 5,44 euro e, inferiormente, dal sopracitato bottom a 5,036 euro.
L’attuale rimbalzo dei corsi delle azioni Unipol potrebbe trasformarsi in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo, migliorando anche il quadro grafico di medio periodo (a positivo dal precedente neutrale) e consentendo la ripresa del movimento ascendente di lungo termine, soltanto nel caso di superamento del sopracitato top a 5,44 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 5,55 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe così permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Cimbri di effettuare un’accelerazione rialzista e di puntare verso un primo obiettivo rialzista individuabile a 5,70 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 5,786 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Unipol potrebbe essere messo a rischio nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 5,226 euro in quanto il conseguente incremento della pressione dei venditori potrebbe implicare una rapida discesa fino al successivo supporto individuabile a 5,158 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo finanziario in esame potrebbero poi essere proiettate verso i due obiettivi di breve periodo individuabili a 5,036 euro, il primo, e a 4,944 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Unipol è pari a +51,9% (-10% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 5,67 euro, con un potenziale rialzista del 6,1 per cento.
Quotazione di riferimento: 5,344 euro
+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 5,786 euro;
+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 5,70 euro;
+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 5,55 euro;
+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 5,44 euro;
-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 5,226 euro;
-3,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 5,158 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,036 euro;
-7,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 4,944 euro.