Mercati – Stop agli acquisti aspettando dettagli su intesa Usa-Cina, Milano flat

Le borse europee viaggiano perlopiù in territorio negativo e i futures sui principali indici statunitensi si mantengono poco distanti dalla parità, dopo i recenti guadagni innescati dall’annuncio di un accordo di fase uno tra Stati Uniti e Cina, che ha scongiurato l’introduzione di nuovi dazi.

A Piazza Affari il Ftse Mib è sostanzialmente invariato a 23.550 punti, il Ftse 100 di Londra cede un modesto 0,1%, mentre arretrano maggiormente il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

I derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq preannunciano un avvio poco mosso, dopo i record storici stampati ieri dai listini a stelle e strisce.

L’entusiasmo per l’intesa fra le due superpotenze si è parzialmente esaurito e, per alimentare ulteriormente il rally dell’azionario, gli investitori restano in attesa di maggiori dettagli sul quantitativo di prodotti agricoli che la Cina acquisterà dagli Usa e sul processo di riduzione delle tariffe contro Pechino da parte di Washington.

Sul Forex arretra sensibilmente la sterlina, a 1,319 dollari e a 0,845 nei confronti dell’euro, dopo la proposta da parte del premier Boris Johnson di un nuovo emendamento al disegno di legge sulla Brexit che aumenta le probabilità di uscita dall’UE senza accordo. Poco mosso l’euro/dollaro a 1,116, così come il cambio tra biglietto verde e yen a 109,6.

Tra le materie prime l’oro si mantiene in area 1.478 dollari l’oncia e le quotazioni del greggio restano sostanzialmente invariate con il Brent (-0,1%) a 65,3 dollari e il Wti (+0,1%) a 60,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale lievemente a 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,31 per cento.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano i comparto dei petroliferi e delle utilities, in particolare Italgas (+1,2%), Eni (+1,1%) e Terna (+1%). Contrastate le banche, fra cui arretrano Unicredit (-0,9%) e Ubi (-1,1%). In coda al Ftse Mib scivola Nexi (-2,4%) dopo i recenti guadagni.

Poco mossa Fca (-0,1%), ad un passo dall’accordo per la fusione con Psa, per il quale è prevista domani la firma del Memorandum of Understanding. Positiva Atlantia (+0,4%), che potrebbe cedere una quota fino al 49% della controllata Adr.