Salta l’ipotesi del rinvio al 2022 della fine del mercato tutelato dell’energia.
Il subemendamento, già approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, è stato stralciato dalla manovra economica 2020 in quanto dichiarato inammissibile dal presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.
Il giudizio di inammissibilità ha messo nel mirino 15 misure in quanto estranee al contenuto della legge di Bilancio.
Con lo stralcio, pertanto, resta confermata l’attuale normativa che prevede che i contratti per la fornitura di luce e gas con tariffe calmierate dall’Autorità di Regolazione per Energie Reti e Ambiente (Arera) dovranno interrompersi il 1° luglio 2020.
La stessa Autorità ha riscontrato che nel settore elettrico e nel gas continua l’uscita dai regimi di tutela e i consumatori che hanno scelto il mercato libero si avvicinano alla metà dei clienti totali.
Sono gli elementi di fondo del Monitoraggio del mercato retail 2018, che si affianca alle prime anticipazioni sui dati del 2019, già presentati da ARERA in precedenti documenti.
In base a quest’ultimi dati nell’elettricità ad aver lasciato la maggior tutela nel 2019 sono il 46,5% dei clienti domestici (circa 13,7 milioni) e già il 59,1% delle piccole imprese (circa 4,1 milioni). Nel gas già a dicembre 2018 sul libero si trovava il 50% dei domestici.
Un contesto in cui persistono tuttavia delle criticità. I clienti preferiscono il prezzo fisso, nel mercato libero acquistano anche servizi aggiuntivi, ma sono ancora poche le attivazioni on line nonostante gli sconti.