Dopo aver raggiunto il nuovo record storico a 156,35 euro, le quotazioni dei titoli della casa automobilistica di Maranello hanno effettuato una correzione fino al fondamentale supporto statico posto a 146,85 euro, per poi risalire fino a 150 euro. Entrambi i movimenti dei corsi delle azioni Ferrari sono, comunque, inquadrabili all’interno di una fase laterale di medio periodo che si è sviluppata al di sopra della trendline rialzista di lungo termine.
Ai livelli attuali, un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Louis Carey Camilleri potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 153,20 euro, mentre la ripresa del sopracitato trend rialzista di lungo termine è subordinata al breakout del massimo assoluto a 156,35 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Ferrari entrerebbero in territori inesplorati, con i due obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili in corrispondenza di cifre tonde, cioè 160 euro, il primo, e 165 euro il secondo.
L’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a 146,85 euro, implicando il deciso deterioramento del quadro grafico di breve e di medio periodo (a negativo dal precedente neutrale), potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del gruppo controllato da Exor con il 23,91% del capitale verso il successivo supporto individuabile a 143,86 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Ferrari potrebbero poi scivolare verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 140,80 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 136,45.
La performance da inizio anno dei titoli Ferrari è pari a +72,9% (-0,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 21 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 151,26 euro, con un potenziale rialzista dello 0,8 per cento.
Quotazione di riferimento: 150 euro
+10,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 165,00 euro;
+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 160,00 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 156,35 euro;
+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 153,25 euro;
-2,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 146,85 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 143,86 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 140,80 euro;
-9,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 136,45 euro.