L’Avvocato Generale Campos Sánchez-Bordona ha proposto alla Corte di giustizia dell’UE di dichiarare contraria al diritto europeo la normativa italiana che impedisce a Vivendi di detenere interamente il 28,8% del capitale sociale di Mediaset.
E’ quanto si apprende da fonti di stampa.
Si ricorda che l’Agcom ha imposto a Vivendi di mantenere una partecipazione in Mediaset inferiore al 10% dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea degli azionisti del gruppo televisivo. L’Autorità, infatti, ha ritenuto che l’intera quota detenuta dal socio francese (28,8%) nel Biscione fosse in violazione del Tusmar (Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi e radiofonici), a causa della contemporanea presenza del gruppo transalpino in Telecom Italia con una quota azionaria del 23,9 per cento.
La contemporanea partecipazione di Vivendi sia in Mediaset sia in Telecom Italia è stata giudicata in contrasto con la legge italiana, che vieta la detenzione di partecipazioni incrociate particolarmente rilevanti in società tlc e media.
Alla luce di ciò, il 6 aprile 2018 Vivendi ha trasferito il 19,19% delle azioni Mediaset, pari al 19,94% dei diritti di voto, al trust Simon Fiduciaria (gruppo Ersel).
Secondo indiscrezioni Mediaset, prendendo atto delle posizioni espresse dall’Avvocato Generale, ha sottolineato che le stesse non vincolano le decisioni della Corte di Giustizia.