Siemens – La digitalizzazione industriale è la porta verso il futuro

Siemens, azienda tedesca che opera a livello globale in molteplici settori, pone come principale focus della sua strategia la digitalizzazione industriale. In quest’ottica si inserisce il recente contratto per la fornitura di servizi digitali avanzati in una centrale elettrica nel distretto di Lalitpu nel Nepal. Nell’esercizio 2018-19 i ricavi sono stati pari a eur 86,8 miliardi (83,0 miliardi nel 2017-18) l’Ebit si è attestato a 7,1 miliardi (6,2 miliardi nel 20176-18) mentre l’utile netto ha chiuso a 5,6 miliardi (6,1 miliardi nel 2017-18). Al 30 settembre 2019 l’equity era pari a 51,0 miliardi (48,0 miliardi al 30 settembre 2018) mentre l’indebitamento finanziario netto si attestava a 24,1 miliardi (21,1 miliardi al 30 settembre 2018).

Siemens AG è una società tecnologica con sede in Germania con attività in molteplici settori tra cui l’aerospazio, l’energia, i trasporti, la sanità nonché i beni di consumo, ed è organizzata nelle seguenti business units:

  • Digital Industries: offre prodotti e soluzioni per l’automazione industriale. L’offerta comprende sistemi di automazione e software per fabbriche, sistemi di controllo numerico, motori, inverter e sistemi di automazione integrati per macchine utensili e macchine di produzione. La business unit fornisce inoltre sistemi di controllo di processo, prodotti di comunicazione machine-to-machine, sensori (compresi i sensori che misurano pressione, temperatura, livello, portata, distanza o forma) e sistemi di identificazione a radiofrequenza. Inoltre, la divisione offre software per la produzione e software per la simulazione e il collaudo di sistemi meccatronici, integrati dall’Internet of Things (IIoT) basato su cloud che collega macchine e infrastrutture fisiche al mondo digitale,
  • Smart Infrastructure: fornisce e collega in modo intelligente i sistemi energetici e le tecnologie delle infrastrutture. Inoltre, la divisione supporta i propri clienti nell’affrontare la loro trasformazione tecnologica,
  • Power & Gas: offre prodotti, soluzioni e servizi per la generazione di elettricità da combustibili fossili e per la produzione e il trasporto di petrolio e gas,
  • Mobility, riunisce tutte le imprese Siemens nel settore del trasporto di passeggeri e merci, compresi i veicoli ferroviari, i sistemi di automazione ferroviaria, i sistemi di elettrificazione ferroviaria, la tecnologia del traffico stradale, le soluzioni digitali ei relativi servizi,
  • Siemens Healthineers: fornsce tecnologia per l’industria sanitaria tra cui la diagnostica per immagini e la diagnostica di laboratorio,
  • Siemens Gamesa Renewable Energy: offre turbine eoliche che utilizzano varie tecnologie di pitch e speed ed è attiva nello sviluppo, nella costruzione e nella vendita di parchi eolici; fornisce servizi tra cui gestione, gestione e manutenzione di parchi eolici,
  • Financial Services (SFS): sostiene gli investimenti dei propri clienti con soluzioni di leasing e attrezzature, progetti e finanziamenti strutturati sotto forma di investimenti in titoli di debito e partecipazioni.

Infine, nella divisione Portfolio Companies, Siemens ha raggruppato nove società che operano in modo indipendente dal primo aprile 2019 in molteplici settori quali la logistica postale, i sistemi di guida per il settore minerario, sistemi energetici per le infrastrutture subacquee, veicoli commerciali elettrici e altri.

CONTO ECONOMICO

Nell’esercizio chiuso il 30 settembre 209 i ricavi hanno visto un incremento del 4,6% a/a da eur 83,0 miliardi a 86,85 miliardi, uscendo dalla situazione di stasi che aveva caratterizzato il 2107-18 (+0,2% a/a da 82,9 miliardi a 83,0 miliardi).

L’aumento dei ricavi ha contribuito alla crescita dell’Ebitda e dell’ebit in progresso rispettivamente del 10,2% da 9,6 miliardi a 10,6 miliardi e del 14,6% da 6,2 miliardi a 7,1 miliardi.

In espansione anche la marginalità con l’Ebitda margin che passa dall’11,6% al 12,2% e l’Ebit margin che avanza dal 7,4% all’8,2%.

Una parte della crescita dell’Ebit è attribuibile alle Portfolio Companies, la cui perdita operativa si è ridotta da 330 milioni a 39 milioni. Le attività industriai hanno invece contribuito all’incremento dell’Ebit per l’1,7% v/da 7,7 miliardi a 7,8 miliardi), in quanto la crescita dei business Mobility, Siemens Healthiness e Siemans Gamesa sono state parzialmente compensate dalla contrazione di Digital Industries, Smart Infrastructure e Gas & Power. Significativo anche l’effetto contabile delle riconciliazioni (da -1,1 miliardi a -649 milioni).

Tuttavia, i minori proventi di natura finanziaria (diversi da interessi e risultati da partecipazioni) in calo da 1,5 miliardi a -74 milioni, hanno determinato dapprima una diminuzione dell’utile ante imposte (da 8,05 miliardi a 7,5 miliardi) e poi del risultato netto (da 6,1 miliardi a 5,6 miliardi).

In contrazione anche il net margin che passa dal 7,5 al 6,5%.

BREAKDOWN RICAVI

Nell’esercizio 2018-19 i ricavi sono aumentati del 4,6% da 83,0 miliardi a 86,85 miliardi grazie alla performance della maggior parte dei business: Digital Industries è cresciuto del 3,2% a 16,1 miliardi, Smart Industries è aumentato del 5,4% a 15,2 miliardi Siemens Healthiness ha segnato un +8,1% a 14,5 miliardi e Siemens Gamesa è avanzata del 12,1% a 10,2 miliardi.

Più stabile è stato il settore Mobility (+1,1% a 8,9 miliardi) mentre Gas & Power è risultato in contrazione del 2,6% a 17,7 miliardi.

Tra le attività non classificate tra i business industriali, le Portfolio Companies hanno registrato un progresso del 12,1% a 5,5 miliardi.

Da un punto di vita geografico l’area Emea e CIS rappresentano il 51,1% dei ricavi (44,4, miliardi), le Americhe incidono per il 27,4% (23,8 miliardi) mentre l’Asia costituisce il restante 21,5% (18,7 miliardi9.

L’esercizio appena concluso ha anche visto un aumento degli ordini acquisiti da 91,3 miliardi a 98,0 miliardi grazie alla performance in tutti business ad eccezione di Digital industries le cui commesse del periodo sono diminuite del 2,1% a 15,9 miliardi.

Gli ordinativi di Smart infrastructure conseguiti nel 2018-19 sono aumentati del 6,9% a 16,2 miliardi, quelli di Gas & Power, sono cresciuti dell’8,3% a 20,0 miliardi, quelli di Mobility, hanno registrato un progresso del 17,0% a 12,9 miliardi mentre quelli acquisiti da Siemens Healtiness e Siemens Gamesa hanno segnato rispettivamente un +9,3% a 15,85 miliardi e un +7,4% a 12,75 miliardi.

Il book to bill dei business industriali è salito dall’1,10x dell’esercizio 2017-18 all’1,13x del 2018-19.

A fine periodo il backlog era di 146 miliardi.

CONFRONTO COI COMPETITORS

Nell’ultimo esercizio, la performance migliore, in termini di fatturato, è stata quella di ABB (+9,8% a usd 27,7 miliardi), seguita da quella di Siemens (+4,6% a eur 86,8 miliardi), da quella di 3M (+3,5% a usd 32,8 miliardi) e da quella di Genral Electriic (+2,9% a usd 121,6 miliardi).

Relativamente all’Ebit, Siemens ha segnato un progresso del 14,6% a eur 7,1 miliardi, mentre ABB e 3M hanno subito una contrazione, nell’ordine, dello 0,2% a usd 2,2 miliardi e del 6,3% a usd 7,2 miliardi.

Negativa invece è stata la performance di General Electric, il cui Ebit è passato da usd -6,2 miliardi a -15,3 miliardi.

Infine, circa l’utile netto, 3M ha registrato una crescita del 10,1% a usd 5,4 miliardi, mentre ABB e Siemens hanno subito una contrazione rispettivamente del 2,8% a usd 2,3 miliardi e del 7,7% a eur 5,6 miliardi. Si è poi ampliata la perdita di General Electric che è passata da usd 8,8 miliardi a 22,4 miliardi.

Da un punto di vista patrimoniale la struttura più solida è quella di 3M (Total asset / Equity pari all’1,68x) seguita da quella di General Electric (2,90x), da quella di Siemens (2,95x) e da quella di ABB (3,06x).

Analogamente da un punto di vista finanziario, la struttura migliore, è quella di 3M (Net debt / Equity pari allo 0,30x) seguita quella di ABB (0,35x), quella di Siemens (0,47x) e da quella di General Electric (0,55x).

STATO PATRIMONIALE

Al 30 settembre 2019 il patrimonio netto era pari a 51 miliardi (con un ratio Total asset / equity pari al 2,95x) in aumento rispetto ai 48 miliardi del 30 settembre 2018 (ratio tota asset / equity al 2,89x).

Sempre al 30 settembre 2019 l’indebitamento finanziario netto era pari a 24,1 miliardi anch’esso in aumento rispetto ai 21,1 miliardi della stessa data del 2018.

La componente a breve della pfn era invece positiva per 6,4 miliardi in miglioramento rispetto al saldo sempre positivo d 6,0 miliardi del 30 settembre 2018.

FLUSSI DI CASSA

I flussi di cassa operativi dell’esercizio 2018-19 sono stati pari a 8,5 miliardi e hanno parzialmente coperto l’attività di investimento (5,0 miliardi di cui 2,6 miliardi in asset materiali e immateriali), la distribuzione di dividendi (3,3 miliardi), gli interessi pagati (1,1 miliardi) e il riacquisto di azioni proprie (363 milioni al netto di altre operazioni sul capitale).

Nel 2017-1) i flussi operativi erano stati di 8,4 miliardi e avevano finanziato l’attività di investimento (3,7 miliardi), la distribuzione di dividendi (3,1 miliardi) e il pagamento di interessi (1,0 miliardi). Inoltre, nell’esercizio, le operazioni sul capitale avevano apportato ulteriore liquidità per 2,7 miliardi.

RATIOS

Nonostante la crescita dell’Ebitda e dell’Equity, l’aumento dell’indebitamento finanziario netto ha determinato l’aumento sia del ratio PFN / Ebitda (da 2,20x a 2,x27x) che del rapporto PFN / Equity (da 0,44x a 0,47x).

Infine, la diminuzione dell’utile netto ha causato la contrazione del roe da 12,7% a 11,1%.

STRATEGIA

La revisione della strategia Vision 2020+ comunicata ad agosto 2019 prevede l’espansione mirata del business della digitalizzazione industriale grazie all’acquisizione della piattaforma Mendix. Tramite lo sviluppo della piattaforma Internet of Things (IoT) Integration Services il Gruppo si pone l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale della propria clientela. Secondo le stime, fino al 2025, il mercato dei servizi di integrazione IoT dovrebbe raggiungere tassi di crescita annui dal dieci al quindici per cento. Siemens prevede di assumere circa 10.000 dipendenti in quest’area entro il 2025:

In quest’ottica, nel maggio 2019 sono stati annunciati:

  • il potenziamento del portafoglio prodotti e servizi di Smart Infrastructure anche intensificando le proprie attività n ambiti quali ad esempio la mobilità elettrica,
  • il rafforzamento del business Digital Industies, con piani di assunzioni fino a 12.000 dipendenti negli ambiti della ricerca, della produzione e delle vendite con l’obiettivo di crescere più velocemente del mercato.

OUTLOOK

Il management ritiene che lo sviluppo macroeconomico globale rimarrà contenuto nell’anno fiscale 2020, in particolar a causa delle incertezze geopolitiche e geoeconomiche.

In questo contesto, il Gruppo dovrebbe raggiungere una crescita moderata dei ricavi comparabili, un rapporto book to bill superiore a 1. E uneps nel range tra eur 6,30 e eur 7,00 (eur 6,41 nell’anno fiscale 2019).

A livello settoriale, per l’esercizio si prevede quanto segue:

  • Digital Industries prevede che i ricavi comparabili rimarranno allo stesso livello del2019
  • Smart Infrastructure si aspetta una crescita moderata dei ricavi comparabili,
  • Mobility, sia attende una crescita comparabile delle entrate mid single digit nell’anno fiscale 2020 guidata dalle sue attività relative al materiale rotabile, che ha accelerato numerosi grandi progetti ferroviari verso la fine dell’anno fiscale 2019.
  • Gas & Power prevede una crescita moderata dei ricavi comparabili, compresa in particolare l’esecuzione sul suo portafoglio ordini di grandi dimensioni.

CONSENSUS

Al 30 settembre 2023 gli analisti si aspettano ricavi a 100,3 miliardi (cagr del +3,9%), un Ebitda a 16,0 miliardi (cagr del +12,8%) e un Ebit a 12,4 miliardi (cagr del +18,8%).

Sempre al 2023 l’Ebitda margin è atteso al 16,0% (12,2% nel 2018-19) mentre l’Ebit margin dovrebbe attestarsi sul 12,4% (8,2% al 2018-19).

Alla luce di ciò, il target price medio dell’azione ordinaria è visto a eur 125,29, ovvero il 7,2% sopra le attuali quotazioni, con gli analisti ripartiti tra 21 raccomandazioni, buy, 6 hold e nessun sell.

PUNTI DI FORZA

Leadership di mercato in molti settori quali l’industria, nell’energia, nella sanità, nelle infrastrutture

Presenza globale in oltre 190 paesi

Innovazione: grazie agli investimenti nell’R&D Siemens negli anni, ha sempre saputo proporre soluzioni tecnologicamente avanzate ai propri clienti

Partecipazione a varie partnership e joint venture in importanti progetti con altre aziende leader nel settore

Solidità della struttura finanziaria

PUNTI DI DEBOLEZZA

Marginalità in calo: a causa delle performance di alcuni business industriali

Andamento delle Portfolio Companies, il cui Ebit, seppur in miglioramento, è rimasto leggermente negativo.

OPPORTUNITA’

Attenzione delle imprese per la digitalizzazione: è un’area ad alto potenziale di sviluppo, sulla quale il Gruppo ha incentrato la sua strategia

Interesse globale per la creazione di smart city: rappresenta una ulteriore opportunità di business per il gruppo

Espansione dei mercati emergenti, a cui il Gruppo puà contribuire con le proprie tecnologie (es. forniture di prodotti e soluzioni per la generazione dell’energia nonché per lo sviluppo delle reti ferroviarie))

MINACCE

Contesto competitivo formato da player tecnologicamente avanzati e di livello internazionale quali GE, Honeywell, ABB, 3M, Hitachi, Toshiba e Saab

Dipendenza da un numero ristretto di fornitori

Andamento delle cause legali, in primis quelle relative alla regolarità sull’assegnazione di alcune commesse

Approccio nazionalistico dell’amministrazione Trump volto a favorire aziende locali come GE

Evoluzione del contesto normativo nelle molteplici giurisdizioni in cui il Gruppo opera

BORSA

Nella prima parte del 2019 l’azione Siemens ha proseguito il trend decrescente che aveva caratterizzato il 2018, quando dopo aver toccato il massimo nella seduta del 23 gennaio 2018 a eur 125,70 era scesa fino agli eur 97,38 del 28 dicembre.

Il movimento ribassista è proseguito fino alla seduta del 16 agosto 2019, chiusa a  eur 85, dopo la quale’ è iniziata una fase di recupero, che ha riportato il titolo sull’attuale livello di eur 119, corrispondente al massimo da inizio agosto 2018.