Il gruppo Terna ha ceduto l’interamente controllata Monita Interconnector a Interconnector Energy Italia, consorzio che raggruppa le imprese private cosiddette energivore, e sottoscritto con quest’ultimo accordi per la realizzazione e l’esercizio della parte privata del progetto di interconnessione elettrica in corrente continua tra Italia e Montenegro.
Monita Interconnector è titolare, per l’elettrodotto Italia-Montenegro, del diritto di esenzione all’accesso a terze parti (TPA) per una capacità di trasmissione di 200 MW e per un periodo di 10 anni a partire dalla data di esercizio commerciale della linea.
Il valore dell’operazione per Monita Interconnector ammonta a 240 milioni, corrispondenti al mandato di costruzione (EPC) dovuto a Terna per le attività necessarie alla realizzazione dell’opera che sarà gestita da Terna per tutto il periodo di esenzione.
L’interconnessione Italia-Montenegro consiste in un collegamento elettrico tra le stazioni di Cepagatti (Pescara) e Kotor (in Montenegro) per una lunghezza complessiva di 445 km, di cui 423 km di cavo sottomarino e i restanti 22 km in cavo interrato. Il primo polo da 600 MW è stato completato nel corso del 2019 come previsto dal Piano di Sviluppo della rete di Terna approvato dall’ARERA.