Intesa Sanpaolo ha partecipato, lo scorso 18 dicembre 2019, alla seconda delle sette operazioni di finanziamento Tltro3 da parte della BCE per un ammontare pari a 17 miliardi, nell’ambito di un importo massimo richiedibile di circa 54 miliardi.
Nel contempo, l’istituto ha effettuato un rimborso parziale pari a 29 miliardi del finanziamento Tltro2 in essere (per 20,5 miliardi a valere sulla prima operazione, per 5 miliardi sulla seconda e per 3,5 miliardi sulla terza), con una conseguente riduzione netta della partecipazione complessiva alle operazioni Tltro pari a 12 miliardi, da circa 61 miliardi a circa 49 miliardi.
Nel complesso il gruppo Intesa Sanpaolo, al 30 settembre 2019, aveva riserve di liquidità – costituite da cassa e depositi presso banche centrali, attivi stanziabili presso le banche centrali disponibili (esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale) e attivi stanziabili dati a collaterale sia presso le stesse banche centrali sia presso altre controparti – pari a 197 miliardi, di cui 122 miliardi costituiti da attività liquide di elevata qualità (HQLA) secondo i criteri di “Basilea 3”.