Intesa SP – Vende il ramo acquiring a Nexi ed entra nel capitale con il 9,9%

Intesa Sanpaolo vende il ramo di acquiring a Nexi ed entra nel capitale della società dei pagamenti con una quota del 9,9% del capitale. L’operazione comporterà nel 2020 una plusvalenza per la banca guidata da Carlo Messina di 900 milioni.

L’accordo strategico firmato oggi prevede il trasferimento a Nexi del ramo aziendale di Intesa Sanpaolo avente ad oggetto l’attività di acquiring e la sottoscrizione di un accordo di lungo periodo tra i due partner.

Nel dettaglio, l’operazione prevede il trasferimento del ramo aziendale di Intesa Sanpaolo a una controllata di Nexi mediante un conferimento a un valore pari a 1.000 milioni.

Intesa Sanpaolo venderà poi a Nexi – per un corrispondente corrispettivo in denaro – le azioni ricevute a fronte del conferimento e, con parte di tale corrispettivo, acquisterà poi da Mercury UK HoldCo Limited, socio di riferimento di Nexi, azioni di quest’ultima per un ammontare di 653 milioni, pari a una quota di partecipazione di Intesa Sanpaolo nel capitale sociale di Nexi del 9,9 per cento.

Nexi diventa, nell’ambito dell’acquiring, il partner esclusivo di Intesa Sanpaolo e quest’ultima, mantenendo la relazione con la propria clientela, distribuisce i servizi di acquiring di Nexi. Intesa Sanpaolo manterrà infatti la forza vendita dedicata all’acquisizione di nuovi clienti. L’attività è attualmente svolta nei confronti di oltre 380.000 punti vendita.

A seguito del perfezionamento dell’operazione, atteso per il prossimo anno e subordinato all’ottenimento delle consuete autorizzazioni da parte delle autorità competenti, è prevista una plusvalenza netta nell’ordine dei 900 milioni per il conto economico consolidato del gruppo Intesa Sanpaolo nel 2020, che potrebbe non riflettersi interamente sull’utile netto se nel corso del prossimo anno dovessero essere individuate allocazioni idonee al rafforzamento della redditività sostenibile.

“L’operazione” si legge nel comunicato “permette a Intesa Sanpaolo di valorizzare adeguatamente, tramite il conferimento del proprio ramo d’azienda, l’attività di acquiring oggi svolta internamente, anche a fronte delle crescenti esigenze di investimenti e delle economie di scala necessarie per operare efficientemente nel settore in un contesto competitivo di dimensioni internazionali, mantenendo una quota di partecipazione alle significative prospettive di crescita dell’attività stessa”.

Nel 2018, all’attività oggetto di conferimento erano riconducibili proventi operativi netti per circa 74 milioni, un risultato della gestione operativa di circa 72 milioni e un utile netto di circa 48 milioni.