Mercati – Apertura poco mossa, non preoccupa l’impeachment di Trump

Apertura poco mossa per le borse europee, in un mercato che vede i volumi assottigliarsi per via dell’avvicinarsi delle festività natalizie. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 23.700 punti.

Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Ieri la Camera Usa ha dato l’ok alla procedura di impeachment contro il presidente Donald Trump, che diventa così il terzo ad essere posto sotto accusa nella storia americana.

Una notizia che non sembra però preoccupare gli operatori, dato che ora il procedimento passerà in Senato dove è attesa un’assoluzione data la maggioranza repubblicana.

Il sentiment dei mercati continua a essere sostenuto dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina e dai recenti dati macroeconomici incoraggianti provenienti dagli Usa, che hanno allontanato i timori di un rallentamento della crescita globale.

Sul mercato delle valute in lieve rialzo l’euro/dollaro a 1,113, mentre il dollaro/yen è sostanzialmente stabile a 109,6 dopo che la Bank of Japan ha lasciato come da attese invariati i tassi di interesse.

In rimonta la sterlina a 1,311 dopo il calo degli ultimi giorni, in attesa del meeting di oggi della Bank of England. L’istituto di Londra non dovrebbe modificare la propria politica monetaria, ma gli operatori monitoreranno il consenso all’interno del board dopo che nell’ultima riunione due membri si erano espressi a sorpresa a favore di un taglio dei tassi.

Tra le materie prime l’oro si mantiene in area 1.476 dollari l’oncia, mentre arretrano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 66,2 dollari e il Wti (-0,1%) a 60,9 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,37 per cento.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio le utilities Snam (+1,1%), Terna (+0,9%) ed Enel (+0,9%), mentre arretrano Buzzi Unicem (-0,5%) e Generali (-0,3%).