Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,8% e allineato all’analogo europeo (+0,5%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,3%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno raggiunto una prima parte di accordo.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione definitiva della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund riportatosi sopra i 160 pb, il comparto bancario ha archiviato una giornata positiva.
Sul Ftse Mib in luce UniCredit (+1,5%), che prosegue con il de-risking, Ubi (+2,5%), che ha appena ceduto un portafoglio di Npl e che presenterà il nuovo piano industriale nel primo trimestre 2020, così come Banco Bpm (+1%).
Acquisti su Intesa Sanpaolo (+0,6%), che ha siglato un accordo con Nexi nell’ambito del quale ha ceduto il ramo acquiring ed entrerà nel capitale con il 9,9 per cento.
Sul Mid Cap risale Mps (+0,9%), con il mercato che resta in attesa di novità sul de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, il cui aumento di capitale da 700 milioni si è concluso comportando il superamento della soglia del 10% necessario per essere riammessa alle negoziazioni.