Mercati – Ancora in rosso Piazza Affari (-0,5%)

Nella prima parte del pomeriggio Milano resta in coda alle borse europee, in un contesto caratterizzato da volumi di scambio ridotti in vista delle festività.

Il Ftse Mib continua ad arretrare dello 0,5% a 23.870 punti, sottoperformando il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), mentre a Wall Street continua la corsa a nuovi record di Dow Jones (+0,3%), S&P 500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,2%).

Gli indici azionari rimangono in prossimità dei massimi raggiunti in scia all’accordo fra Usa e Cina, che dovrebbe essere formalizzato a gennaio, al termine di un anno all’insegna dei guadagni, complice l’atteggiamento accomodante delle banche centrali.

Intanto Pechino ha ulteriormente allentato le tensioni commerciali internazionali, annunciando che nel 2020 taglierà le tariffe su circa 850 categorie di merci d’importazione e aprirà maggiormente i propri mercati ai concorrenti privati, nell’ambito di un piano di riduzione delle barriere commerciali e sviluppo della domanda domestica.

Sul fronte macro, la prima lettura di novembre sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha riportato un calo a sorpresa del 2%, rispetto all’incremento (+1,5%) stimato dagli analisti.

Sul Forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,108, così come il cambio fra biglietto verde e yen a 109,4. Ancora in calo la sterlina, reduce dalla peggior settimana in più di due anni in scia ai rinnovati timori di hard Brexit. La valuta britannica arretra a 1,294 dollari e 0,857 nei confronti dell’euro, schiacciata dalla volontà del premier Boris Johnson di accelerare i tempi per l’uscita dall’Unione.

Tra le materie prime l’oro si attesta a 1.483 dollari l’oncia, mentre arretrano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 65,99 dollari e il Wti (-0,4%) a 60,21 dollari dopo l’accordo fra Kuwait e Arabia Saudita per rinnovare la produzione lungo il confine.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1,43 per cento.

Tornando a Piazza Affari, fra i titoli del Ftse Mib spicca il calo di Atlantia (-4%), appesantita dalle nuove tensioni con il governo in seguito all’introduzione nella bozza del decreto milleproroghe di alcune disposizioni volte a facilitare la revoca delle concessioni autostradali. Acquisti invece su Cnh (+1,5%), Buzzi (+1,3%) e Nexi (+1,2%).