Mercati – Europa rallenta dopo apertura Wall Street, Milano ancora negativa

Ancora in territorio positivo le borse europee, rallentando leggermente il passo dopo la partenza poco mossa di Wall Street in un contesto caratterizzato da volumi di scambio ridotti tipici del periodo semi-festivo.

In controtendenza Milano, dove il Ftse Mib cede lo 0,5% a 23.791 punti. In lieve rialzo il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).

Dall’altra parte dell’oceano, i principali indici americani oscillano intorno alla parità, dopo i nuovi record storici messi a segno nella seduta di ieri. In particolare, il Dow Jones avanza dello 0,05%, mentre lo S&P 500 cede lo 0,1% e il Nasdaq lo 0,3 per cento.

Sul fronte commerciale, si avvicina la formalizzazione del deal Usa-Cina, confermata da entrambe le parti. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che si sta realizzando un’intesa provvisoria con la Cina e che a breve si terrà una cerimonia per la firma con il leader cinese Xi Jinping. Pechino ha annunciato di essere in trattativa con gli Usa per la firma della “fase uno” dell’accordo.

Intanto, sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,116 mentre il dollaro/yen viaggia a 109,5, mantenendosi in prossimità dei massimi da sei mesi. In rialzo la sterlina a 1,309 sul dollaro, recuperando terreno per il quarto giorno consecutivo.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene in area 1.510 dollari l’oncia, mentre avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 68 dollari e il Wti (+0,2%) a 61,8 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 163,2 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,38 per cento.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib pesano in particolare i ribassi delle banche a partire da Unicredit (-1,4%) e Intesa (-1,3%). In calo anche Unipol Gruppo (-1,9%) e Diasorin (-1,4%), mentre avanza Saipem (+2,1%) in scia ai nuovi contratti nel Drilling Onshore e Offshore per circa 1,7 miliardi di dollari. In rialzo anche Nexi (+3,2%).