Obbligazioni – Tassi e spread tornano a flettere

Alla chiusura di questa settimana borsistica dal clima festivo, di fatto costituita da due sole sedute, con l’eccezione di America e Asia, i volumi continuano a rimanere poco significativi mentre si avvicina l’ingresso nel nuovo anno.

I principali listini continentali registrano rialzi frazionali, con il Ftse Mib in controtendenza che cede lo 0,4 per cento.

I mercati continuano a monitorare gli sviluppi sul fronte commerciale Usa-Cina mentre giungono nuovi segnali incoraggianti da entrambe le parti.

Trump ha infatti dichiarato che si sta realizzando un accordo commerciale provvisorio e che si terrà a breve una cerimonia per la firma con il leader cinese Xi Jinping, anche  se non è stata ancora specificata una data.

La Cina ha a sua volta affermato di essere a stretto contatto con la controparte americana per la firma della “fase uno” dell’accordo e che entrambi i Paesi stanno ancora portando avanti quanto necessario in vista della ratifica.

Altro tema “caldo”, che inaugurerà il 2020, quello della Brexit, con focus sulla data del 31 gennaio quando prenderanno il via le trattative con l’Ue sui futuri rapporti, soprattutto commerciali.

Intanto qualche perplessità è giunta dal presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, secondo cui la Gran Bretagna e l’Unione Europea difficilmente potranno raggiungere un accordo entro la fine del 2020, dichiarandosi favorevole a un riesame della durata del periodo transitorio.

Tornando a Piazza Affari il bollettino economico della Bce evidenzia che da settembre lo spread sui titoli italiani è salito significativamente per effetto in particolare delle tensioni politiche interne. Nel frattempo, oggi pomeriggio, prosegue il lieve recupero dei Btp con il decennale italiano che rende l’1,43% (-2 bp) separato da uno spread vs Bund a 167 punti (-2 bp).

Oltreoceano flette anche il tasso del T-Bond pari all’1,88% (-2 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,116.