Anche quest’ultima sessione del 2019, come d’altronde le sedute della scorsa settimana dal clima natalizio, resta priva di spunti significativi e caratterizzata ancora da una ridotta operatività mentre gli investitori continuano a tenere sott’occhio le questioni commerciali e le prossime mosse delle banche centrali.
In tale contesto i principali listini europei, tra cui il Ftse Mib (-0,6%), scambiano in territorio negativo, comunque con variazioni frazionali.
Performance dunque poco significative in considerazione della già citata scarsa operatività e che non vanno a intaccare il clima di ottimismo che si è creato nelle scorse settimane in scia all’accordo raggiunto tra Usa e Cina. Ottimismo ulteriormente rafforzato dalle dichiarazioni incoraggianti giunte recentemente da entrambe le parti e dall’attesa di una ratifica dell’intesa a gennaio.
Nel contempo gli investitori tengono monitorate anche le banche centrali che quest’anno hanno contribuito ad alimentare il sentiment positivo grazie alle politiche monetarie accomodanti adottate nei mesi scorsi.
Infine, non meno importanti, in particolare a livello europeo, gli sviluppi in tema Brexit in attesa del 31 gennaio quando partiranno i negoziati con l’Ue sui futuri rapporti, soprattutto commerciali.
Tornando a Piazza Affari i tassi Btp restano sostanzialmente stabili, con il decennale italiano che rende l’1,4 per cento, con un calo dello spread vs Bund a 159 punti (-6 bp), riconducibile alla risalita del tasso dell’equivalente tedesco.
Oltreoceano il rendimento del T-Bond prosegue la ripresa attestandosi all’1,93% (+5 bp) mentre sul forex il cambio euro /dollaro torna in area 1,119.