Analisi Tecnica – UniCredit: poste le basi per la ripresa del trend rialzista di medio periodo

Sulla tenuta dell’importante supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio periodo) posizionato in area 13 euro, le quotazioni dei titoli della banca guidata da Jean-Pierre Mustier hanno avviato oggi un deciso rimbalzo in direzione di una prima resistenza statica posta a 13,504 euro.

Il superamento di questo livello, confermato dal breakout della successiva barriera individuabile a 13,692 euro (massimo del 2019), potrebbe così implicare la ripresa dell’uptrend di medio periodo per i corsi delle azioni Unicredit, con obiettivi rialzisti individuabili a 14,11 euro, il primo, e a 14,556 euro, il secondo.

Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli dell’istituto milanese potrebbe essere accantonato nel caso di cedimento del sopracitato supporto in area 13 euro in quanto il conseguente deterioramento del quadro grafico di medio periodo (a neutrale dal precedente positivo) potrebbe favorire una discesa verso il successivo supporto individuabile a 12,782 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Unicredit potrebbero poi scivolare verso un primo obiettivo posizionabile a 12,544 euro, con successivo target individuabile a 12,334 euro.

La performance dei titoli Unicredit nel 2019 è stata pari a +31,6% e il target price medio sulla base dei contributi dei 24 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 15,22 euro, con un potenziale rialzista del 13,2 per cento.

Quotazione di riferimento: 13,45 euro

 

+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 14,556 euro;

+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 14,11 euro;

+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 13,692 euro;

+0,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 13,504 euro;

 

-3,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 13,02 euro;

-5,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 12,782 euro;

-6,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 12,544 euro;

-8,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 12,334 euro.