“L’acquisizione di Rbm Assicurazione Salute ci consente di accelerare lo sviluppo del business danni e ci avvicina agli obiettivi del nostro piano d’impresa: ossia diventare leader anche nel settore danni non auto entro il 2021”.
Lo ha affermato in un’intervista a il Sole 24Ore Nicola Fioravanti, responsabile della divisione assicurativa di Intesa Sanpaolo e Ad di Intesa Sanpaolo Vita, parlando a proposito dell’acquisizione del controllo di Rbm Assicurazione Salute annunciata qualche giorno prima di Natale.
Il manager ha spiegato che “Oggi Intesa Sanpaolo Rbm Salute rappresenta circa il 20% del mercato salute in Italia e contiamo di arrivare nei prossimi 10 anni ad una quota di mercato del 25%. Sarà un percorso progressivo che si rivolgerà sia alla clientela tradizionale di Rbm (fondi sanitari, aziende ed enti pubblici), sia ai clienti retail ed imprese di Intesa Sanpaolo”.
L’obiettivo sarà raggiunto attraverso tre driver. “In primo luogo utilizzeremo la forza propulsiva del canale diretto di Rbm. Inoltre presenteremo un’offerta integrata di polizze collettive salute di Rbm e procederemo nel realizzare il pieno sviluppo del modello distributivo della bancassicurazione, verso la clientela Sme corporate e retail”.
“Infine procederemo nella costituzione di un’agenzia assicurativa con sede a Torino, necessaria per la vendita di prodotti personalizzati, dedicati principalmente alla clientela large corporate”, ha sottolineato il manager.
“Offriremo alla clientela retail di Intesa Sanpaolo le garanzie salute di Rbm ed alle imprese i prodotti di welfare e le polizze collettive, anche non standard. Valorizzeremo le opportunità di cross-selling”, ha aggiunto Fioravanti.
“Per quel che riguarda il coordinamento, la governance e il controllo ci penserà l’hub di Torino, che rafforzeremo tenuto conto dei nuovi compiti; per le competenze specifiche di prodotto verrà valorizzato, potenziato e rafforzato l’organico di Rbm in Veneto attualmente snello e composto da 55 unità”, ha fatto poi presente Fioravanti.
Infine, il manager ha spiegato che Intesa Sanpaolo archivierà il 2019 con una raccolta premi per il business protezione sopra i 650 milioni (510 milioni nel 2018 e 430 milioni nel 2017), al netto di quelli relativi a Intesa Sanpaolo Rbm Salute.