Nel pomeriggio le principali borse europee continuano a viaggiare ampiamente in territorio positivo, sostenute dai recenti sviluppi sul fronte commerciale Usa-Cina.
Intorno alle ore 16:25, il Ftse Mib di Milano guadagna nel dettaglio l’1,3% in area 23.815 punti. Nel frattempo l’Ibex35 di Madrid si muove in rialzo dell’1,4%, il Cac40 di Parigi dell’1,2%, il Dax30 di Francoforte dell’1,1% e il Ftse100 di Londra dello 0,8%.
Apertura positiva, seppur più contenuta, anche oltreoceano con il Nasdaq in rialzo dello 0,5%, il Dow Jones dello 0,4% e lo S&P500 dello 0,2 per cento.
L’imminente firma della fase uno dell’accordo tra Usa-Cina in programma il prossimo 15 gennaio ha sostenuto le principali borse nella prima seduta dell’anno, aspettando ora l’avvio dei colloqui riguardanti la seconda fase che, come annunciato dallo stesso Donald Trump, inizieranno presto e direttamente a Pechino.
Le contrattazioni sui principali mercati sono state inoltre spinte al rialzo dalle positive indicazioni fornite dalla People’s Bank of China che ha reso noto il taglio ai requisiti di riserve obbligatorie: una manovra da cui è attesa la liberazione di 800 miliardi di yuan in grado di dare slancio all’economia locale.
Un annuncio arrivato in linea con il rallentamento in corso dell’economia cinese, confermato anche dall’odierna lettura del PMI Caixin manifatturiero cinese (51,5 punti), attestatosi al di sotto delle attese e della rilevazione di novembre.
Sempre sul fronte dei dati macro, il dato Markit riguardante il settore manifatturiero dell’Eurozona si è fissato invece a 46,3 punti (al di sopra del consensus e della lettura preliminare, entrambe a 45,9 punti) al di sotto della soglia dei 50 punti che separa crescita da recessione.
Sul fronte valutario, l’euro cede terreno nei confronti del dollaro dopo la lettura dei dati macro odierni, scendendo a 1,1174. Il biglietto verde arretra invece nei confronti dello yen a 108,58.
In rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 66,27 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 61,16 dollari al barile, sostenuto dall’imminente accordo Usa-Cina.
Sull’obbligazionario, lo spread BTP – Bund si attesta a 164 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,4 per cento.
A Piazza Affari, STM guida il principale indice milanese a +3,7%. In rialzo anche Pirelli (+3,5%), Unicredit (+3,3%) e Italgas (+2,9%). Resta indietro Atlantia (-2,7%), appesantita dagli ultimi risvolti sul dossier ASPI con l’entrata in vigore del decreto mille proroghe.