Proseguono gli acquisti sulle principali piazze del Vecchio Continente nella prima seduta del nuovo anno, con Milano che, intorno alle ore 12:10, guadagna l’1,4% portandosi in area 23.830 punti. Nel frattempo l’Ibex35 di Madrid guadagna l’1,5%, il Cac40 di Parigi l’1,3%, il Ftse100 di Londra l’1% e il Dax30 di Francoforte lo 0,8 per cento.
L’ottimismo infuso dall’imminente firma della fase uno dell’accordo tra Usa-Cina in programma il prossimo 15 gennaio ha spinto al rialzo le principali borse europee, in attesa ora dell’avvio dei colloqui riguardanti la seconda fase che, come annunciato dallo stesso Donald Trump, inizieranno presto.
In aggiunta, le ultime indicazioni arrivate dalla banca centrale del paese asiatico hanno contribuito a mantenere alto il sentiment sui mercati: il taglio ai requisiti di riserve obbligatorie apportati dalla People’s Bank of China libereranno ben 800 miliardi di yuan in grado di dare slancio all’economia locale.
Una notizia arrivata proprio in linea con l’ultima lettera del PMI Caixin manifatturiero cinese che ha lievemente deluso le attese a 51,5 punti (51,6 punti il consensus) e attestatosi al di sotto della rilevazione di novembre (51,8 punti).
I dati Markit riguardanti il settore manifatturiero si sono rivelati in parte più preoccupanti nell’Eurozona dove l’indicatore, nonostante si sia fissato a 46,3 punti al di sopra del consensus e della lettura preliminare (entrambe a 45,9 punti), continua a rimanere sotto la soglia dei 50 punti che separa crescita da recessione.
Sul fronte valutario, l’euro cede terreno nei confronti del dollaro dopo la lettura dei dati macro odierni, scendendo a 1,12. Si conferma invece in leggero rialzo il biglietto verde nei confronti dello yen a 108,81.
Salgono anche le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 66,39 dollari al barile e del Wti (+0,3%) a 61,26 dollari al barile, sostenuto dall’imminente accordo Usa-Cina.
Sull’obbligazionario, lo spread BTP – Bund si attesta a 162 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,45 per cento.
A Piazza Affari, Pirelli (+3,1%) guida il principale indice milanese. Denaro anche su Italgas (+2,6%) e Unicredit (+2,6%). In coda Atlantia (-1,4%) appesantita dagli ultimi risvolti sul dossier ASPI con l’entrata in vigore del decreto mille proroghe.