Il Ftse Italia Banche chiude la prima seduta del nuovo anno con un rialzo del 2,3% e allineato all’analogo europeo (+2,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,4%).
Sul versante internazionale si riducono i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund risalito in area 165 pb, il comparto bancario ha archiviato un ottimo inizio di 2020 dopo il 2019 in decisa crescita (+23%) appena concluso.
Sul Ftse Mib spicca UniCredit (+3,6%), a un mese dalla presentazione dal piano industriale al 2023. Bene Bper (+2,5%) e Intesa Sanpaolo (+1,4%), quest’ultima dopo le recenti operazioni realizzate.
Sul Mid Cap ok Mps (+1%), con il Tesoro che ha posticipato a inizio 2020 il piano di uscita dal capitale, mentre la banca prosegue con il de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.