Mercati – Aumentano le vendite in Europa, a Milano (-1,2%) resistono i petroliferi

Seduta all’insegna della lettera per le principali borse europee dopo il raid aereo statunitense su Baghdad, ordinato dal Presidente Donald Trump, che ha portato all’uccisione del generale iraniano Soleimani.

Nel dettaglio, intorno alle ore 11:50, il Ftse Mib di Milano lascia sul terreno l’1,2%, scendendo in area 23.550 punti. Il Ftse 100 di Londra cede invece lo 0,6%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, l’Ibex35 di Madrid l’1% e il Dax di Francoforte l’1,8 per cento, quest’ultimo appesantito dal dato macro sulla disoccupazione di dicembre.

L’inasprirsi dei rapporti sull’asse Washington-Teheran ha frenato immediatamente il clima di risk on che aveva caratterizzato la prima seduta dell’anno, sostenuta dall’imminente raggiungimento della firma sull’accordo di fase uno tra Usa e Cina e dalla decisione della PBoC di offrire un nuovo stimolo monetario al sistema bancario domestico.

Le inequivocabili parole utilizzate nella durissima la risposta dall’ayatollah Ali Khamenei, che ha promesso vendetta con una “severa rappresaglia”, sembrano per ora essere il catalyst delle attenzioni sui mercati, aspettando ulteriori aggiornamenti in merito.

Nel frattempo sul fronte delle materie prime salgono le quotazioni dell’oro a 1.550 dollari l’oncia e le quotazioni del greggio, con il Brent (+4,5%) a 69,22 dollari al barile e il Wti (+4,3%) a 63,81 dollari al barile, oltre i livelli toccati lo scorso settembre dopo l’attacco alle infrastrutture in Arabia Saudita.

Sul forex, il dollaro guadagna terreno nei confronti della divisa unica (Eur/Usd a 1,1132) mentre arretra nel cambio con la “valuta rifugio” yen (Usd/Jpy 108,06).

Sull’obbligazionario, si sta assistendo a un generale calo dei tassi governativi, con il rendimento del decennale italiano all’1,32% e il relativo spread BTP Bund a 161 punti.

Per quanto riguarda infine l’azionariato italiano, i petroliferi resistono all’ondata di vendite odierna con Saipem (+1%), ENI (+0,6%) e Tenaris (+0,3%). Vendite su Exor (-2,8%), Pirelli (-3%) e Unipol (-3,4%).