Nel pomeriggio le principali Borse europee riducono i ribassi registrati nel corso della mattinata con il Ftse Mib di Milano che, intorno alle 16:00, lascia sul terreno lo 0,7% in area 23.530 punti.
Il Dax di Francoforte cede l’1%, il Cac 40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse 100 di Londra lo 0,6% e l’Ibex 35 di Madrid lo 0,5%.
Nel frattempo, Oltreoceano, apre in frazionale ribasso Wall Street con lo S&P 500 in calo dello 0,3%, il Dow Jones dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,3 per cento.
L’escalation di tensioni in Medio Oriente dopo il raid USA della scorsa settimana che ha portato alla morte del generale iraniano Qassem Soleimani ha prontamente accantonato l’ottimismo con cui si era aperto il 2020 in vista della firma dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina in programma questo mese.
Nel corso del week end il botta e risposta tra Stati Uniti e Iran ha contribuito ad alimentare ancora di più il nervosismo degli operatori, favorendo quel clima di avversione al rischio scattato lo scorso venerdì.
Il presidente americano Donald Trump ha minacciato attacchi potenzialmente “sproporzionati” contro Teheran se quest’ultima reagirà e, viceversa, il governo iraniano ha annunciato di voler abbandonare le limitazioni sull’arricchimento dell’uranio: mossa che rappresenterebbe un ulteriore passo indietro rispetto agli impegni nei confronti dell’accordo sul nucleare del 2015.
Sul fronte delle materie prime, prosegue la corsa del greggio, sostenuto ovviamente dalla situazione mediorientale, con il Brent (+0,8%) a 69,17 dollari al barile e il WTI (+0,5%) a 63,37 dollari al barile. Lo scenario ha di conseguenza favorito anche una corsa al rialzo dell’oro, balzato sui massimi dal 2013 in area 1.575 dollari l’oncia.
Sul Forex, la divisa unica guadagna terreno nei confronti del biglietto verde a 1,1196 (Eur/Usd). In leggero rialzo il dollaro nel cambio con lo yen (Usd/Yen) a 108,12.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,32% con il relativo spread verso il Btp-Bund a 162 punti base.
Tornando a Piazza Affari, Leonardo guida il principale indice milanese (+2,4%) beneficiando del potenziale incremento del budget per la Difesa da parte degli Stati Uniti alla luce dell’attuale precario equilibrio geopolitico.
Positive anche Eni (+1,8%), Tenaris (+0,5%) ed Enel (+0,3%). Sulla parità Saipem. In coda invece UniCredit (-2,6%), STM (-2,7%) e Nexi (-3,8%).