Banche – Il Governo vuole che gli istituti creditori di Ilva partecipino al salvataggio

Il Governo avrebbe intenzione di convocare al tavolo della trattativa per il salvataggio dell’Ilva anche le banche creditrici per chiedere loro di partecipare al salvataggio.

Secondo quanto riporta il Messaggero, l’esecutivo avrebbe intenzione di coinvolgere Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco Bpm, le tre banche finanziatrici che detengono crediti in pre-deduzione, proponendo loro di trasformare parte dei loro crediti in capitale della Newco.

Il quotidiano riferisce che il ministero dell’Economia conferirà a breve il mandato a un consulente per gestire il negoziato con i creditori della pre-deduzione, cioè quei crediti che per legge debbono essere rimborsati prioritariamente rispetto agli altri crediti. Per questo incarico si fa il nome di Enrico Laghi, commissario del gruppo dell’acciaio da gennaio 2015 ad aprile 2019.

Secondo quanto ricostruito da il Messaggero tramite la Centrale Rischi di Bankitalia, l’amministrazione straordinaria ha sforato il fido. Su linee accordate per 578 milioni, ha utilizzato 1,723 miliardi.

I crediti in pre-deduzione sfiorano 1,2 miliardi, parte dei quali hanno lo scudo della garanzia dello Stato. La quota maggiore del totale (circa 900 milioni) fa capo a Intesa Sanpaolo, Cdp ha 330 milioni concessi a giugno 2015.

Dalla discussione potrebbe, invece, ritirarsi UniCredit, che cinque anni fa si rifiutò di partecipare all’operazione da 400 milioni.