Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,6% e allineato all’analogo europeo (+0,7%), supportando anche il Ftse Mib (+0,5%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se nuove incertezze sul contesto geopolitico sono state causate dallo scontro Usa-Iran dopo attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 165 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta positiva.
Sul Ftse Mib si mettono in evidenza UniCredit (+1,3%), in attesa di implementare la strategia varata nel nuovo piano industriale al 2023, Ubi (+0,7%) e Banco Bpm (+0,6%), che presenteranno nella prima parte del 2020 il nuovo piano industriale.
Sul Mid Cap rimbalza Mps (+3,1%), con il Tesoro che ha posticipato a inizio 2020 il piano di uscita dal capitale, in attesa di di novità sulla trattativa con l’UE sul fronte de-risking. Tiene Popolare Sondrio (+0,3%), che sta lavorando alla riduzione delle sofferenze.
Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.