Comparto bancario ben intonato a Piazza Affari. Intorno alle 15:10 il Ftse Banche guadagna l’1,7%, muovendosi sulla falsariga delle ultime sedute.
L’andamento, come per gran parte del listino, è favorito dal miglioramento del contesto geopolitico internazionale dovuto all’allentamento delle tensioni fra Stati Uniti e Iran, oltre che dall’avvicinarsi della firma della prima fase dell’accordo commerciale tra gli americani e la Cina.
La performance del settore creditizio beneficia anche del restringimento dello spread in area 160 pb (dai 165 pb delle ultime sedute), in attesa che il Governo definisca alcune questioni nelle prossime settimane.
Tra le banche sul Ftse Mib bene Banco Bpm (+3,4% a 2,05 euro), Ubi (+2,3% a 2,93 euro), Intesa Sanpaolo (+1,3% a 2,37 euro), UniCredit (+1,8% a 13,56 euro), Bper (+1,4% a 4,62 euro) e, più arretrata, Mediobanca (+0,4% a 9,98 euro).
Stesso copione sul Mid Cap con Mps (+1,5% a 1,44 euro), Creval (+1,9% a 0,071 euro), Popolare Sondrio (+3% a 2,13 euro) e, decisamente più staccato, Credem (+0,2% a 5,16 euro).