Banco Bpm – Fratta Pasini spiega perché non si ricandiderà

“Ho deciso in tal senso proprio perché si avvia un nuovo ciclo ed è necessario evidenziare a stakeholders e mercati le nuove dimensioni raggiunte e le più ampie prospettive aperte alla nostra banca”.

È quanto ha affermato in un’intervista a Il Sole 24Ore Carlo Fratta Pasini, presidente di Banco Bpm, spiegando il motivo per cui ha deciso di non ricandidarsi per il prossimo rinnovo del cda che sarà votato dall’assemblea in primavera, come annunciato ieri in una nota.

Fratta Pasini ha poi rimarcato “gli ottimi risultati raggiunti dall’istituto in termini di quantità e qualità del patrimonio, liquidità e redditività, comunicati al mercato a novembre”. Il tutto a tre anni dalla fusione tra Banco Popolare e Banco Bpm.

“Quanto al mio successore, conto sia una personalità che possa favorire il riconoscimento dei risultati che Banco Bpm ha saputo traguardare e di quelli che potrà conseguire nel prossimo futuro; è un processo che la nostra banca merita e che non può più essere dilazionato”, ha poi aggiunto il presidente uscente.

In merito al rinnovo del cda, il board ha incaricato Egon Zehnder di supportare gli organi sociali nella selezione dei potenziali candidati e, secondo rumor di stampa, una prima bozza della lista potrebbe essere esaminata in un cda fissato per il prossimo 21 gennaio per poi passare al vaglio della Bce, con l’obiettivo di arrivare al deposito della lista a inizio marzo.

Per quanto riguarda il possibile successore di Fratta Pasini, le indiscrezioni di stampa citano Massimo Tononi, ex presidente di Cassa Depositi e Prestiti e di Mps.