Hera – Piano al 2023: Ebitda a 1,25 mld, investimenti per 2,9 mld e dividendo a € 0,12

La società guidata da Stefano Venier ha approvato il Piano industriale al 2023 che si sviluppa su 3 direttrici strategiche: crescita industriale, risk management ed economia circolare.

Direttrici che fanno leva sui punti di forza della multiutility: ampio portafoglio servizi
caratterizzato da un’importante componente di attività regolate, solidità patrimoniale e finanziaria, capacità di stanziare rilevanti investimenti, cultura ed esperienza aziendale orientate a efficienza e innovazione, costante investimento formativo sui circa 9.000 dipendenti.

Venendo ai dati economico-finanziari, il gruppo Hera prevede un EBITDA di 1.250 milioni al 2023, in aumento di 219 milioni rispetto a 1.031,1 milioni di fine 2018, con un incremento medio annuo di circa 44 milioni e superiore di 65 milioni rispetto al valore di uscita (al 2022) del Piano precedente.

Il contributo arriverà da tutte le filiere (reti, ambiente, energia), con una crescita equilibrata e sostenibile e il bilanciamento tra sviluppo per linee interne ed esterne, tra attività regolate e a libero mercato.

La crescita a livello di gestione operativa sarà sostenuta da circa 2,9 miliardi di investimenti, di cui circa 2 miliardi per il mantenimento dell’attuale base impiantistica e 900 milioni per il suo ulteriore potenziamento. In particolare, sono previsti in aumento gli investimenti per lo sviluppo organico degli impianti, a cui saranno destinati 540 milioni, 120 in più (+30%) rispetto alla precedente pianificazione

Gli investimenti saranno concentrati nelle attività regolate: il 73% del totale sarà destinato alla filiera reti e alle attività di igiene urbana, con interventi di ammodernamento e sviluppo delle infrastrutture.

Un piano investimenti coperto dal punto di vista finanziario grazie sia ai risultati superiori alle attese che sono già stati conseguiti nel 2019, sia a una crescente generazione di cassa prevista in arco Piano, in grado di coprire anche i dividendi che verranno distribuiti.

In particolare, la società prevede un rapporto tra debiti finanziari netti ed EBITDA di 2,8x al 2023, migliore del precedente Piano (rapporto di 2,9x nel 2022).

In tema di politica di dividendi, Hera conferma l’attenzione alla creazione di valore per gli azionisti. Il dividendo di competenza del 2019, previsto a 10,0 centesimi per azione, aumenterà a 10,5 centesimi per azione nel 2020, a 11,0 nel 2021 e a 11,5 nel 2022, fino a raggiungere i 12,0 centesimi per azione del 2023 (+20% rispetto al dividendo pagato nel 2018).

Da una lettura per area di business del nuovo piano, emerge che quasi la metà della marginalità prevista al 2023 sarà ascrivibile alla filiera delle Reti (servizi di distribuzione elettrica e gas, ciclo idrico e teleriscaldamento): l’EBITDA atteso a fine piano è di 537
milioni (vs 464 milioni del 2018).

Il gruppo bolognese investirà nelle reti la maggior parte delle risorse previste tra il 2019 e il 2023, circa 1.900 milioni, destinandoli all’estensione e ammodernamento delle stesse per garantire resilienza e business continuity dei servizi. Una parte rilevante di risorse verrà destinata al rinnovo dei contatori.

Nel ciclo idrico, i principali progetti saranno indirizzati a una sensibile riduzione della “impronta idrica” del gruppo, sviluppando e rafforzando le competenze di “water management” all’interno e all’esterno del perimetro aziendale. Attenzione anche al riuso delle acque depurate, come strumento per gestire situazioni di scarsità di risorse idriche.

In tema di teleriscaldamento, Hera conferma il crescente impegno verso soluzioni tecnologiche centrali per la decarbonizzazione del territorio, con il 75% del calore immesso nelle reti gestite dal gruppo proveniente da fonti rinnovabili e assimilate.

Nell’area Ambiente, l’EBITDA è previsto in aumento da 252 milioni del 2018 a 307 del 2023, con investimenti stimati per 618 milioni in arco di piano.

Il gruppo vuole confermare la propria leadership commerciale e tecnologica nel ciclo
integrato dei rifiuti, grazie a un parco impiantistico all’avanguardia che sarà ulteriormente sviluppato nei prossimi anni con l’obiettivo di tutelare sempre di più le risorse e massimizzarne il riutilizzo.

Entro il 2023 l’azienda prevede un ulteriore incremento della raccolta differenziata nei territori gestiti, in crescita dal 62,5% del 2018 al 75% del 2023, con l’obiettivo di migliorarne anche la qualità stessa.

Nel settore Energia, l’EBITDA ammonterà a 363 milioni al 2023, in salita rispetto a
286 del 2018, mentre gli investimenti previsti in arco Piano saranno pari a 295 milioni.

Nei prossimi anni Hera intende ampliare ulteriormente la propria base clienti, con
l’obiettivo di raggiungere 3,5 milioni di unità nel settore energy entro il 2023. Un traguardo rivisto al rialzo rispetto al precedente piano, grazie alla recente partnership con Ascopiave, che ha consolidato la presenza del gruppo nel Nord-Est e ha consentito di centrare con oltre 2 anni di anticipo il target precedentemente definito (3 milioni di clienti).

La crescita della base clienti si fonderà sia sullo sviluppo commerciale, sia sulle
opportunità derivanti dalle nuove assegnazioni dei servizi di ultima istanza e dal graduale superamento del mercato di maggior tutela elettrico. La società, inoltre, porterà avanti le azioni di efficienza energetica che riguarderanno i clienti del gruppo e le realtà aziendali della stessa multiutility.

Da segnalare, infine, il ruolo fondamentale della sostenibilità nella strategia del gruppo: al 2023 il 42% dell’EBITDA sarà a valore condiviso, ovvero riconducibile a progetti che oltre a generare margini operativi rispondono agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, con investimenti per oltre 950 milioni in arco di piano.