Mercati – Milano negativa (-0,7%) con l’Europa, Nexi in controtendenza (+1,3%)

Borse europee in peggioramento rispetto alla mattinata, mentre Wall Street si mantiene lievemente al di sopra della parità.

A Milano il Ftse Mib accelera al ribasso e cede lo 0,7% a 23.850 punti, sottotono come l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Flat il Ftse 100 di Londra, oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,2% mentre S&P 500 e Nasdaq avanzano dello 0,3 per cento.

La settimana che si prende il via oggi vedrà l’attesa firma dell’accordo commerciale di fase uno tra Stati Uniti e Cina, prevista per mercoledì. Secondo quanto dichiarato dal segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, Pechino ha accettato di acquistare più prodotti agricoli statunitensi e attuare riforme economiche in cambio della riduzione di alcune tariffe. Inoltre, si aprirà la nuova stagione di trimestrali americane, con i conti delle principali istituzioni finanziarie.

Sul Forex, l’euro/dollaro resta poco mosso a 1,112 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 109,9. In calo la sterlina, a 1,3 dollari e 0,856 nei confronti della moneta unica, in scia alla nuova apertura della Bank of England ad un taglio dei tassi, nel giorno in cui la Camera vota il Brexit Bill.

Intanto la produzione industriale del Regno Unito ha deluso le attese a novembre (-1,2% su base mensile), mentre in Italia le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,2% rispetto a ottobre.

Tra le materie prime l’oro si deprezza a 1.550 dollari l’oncia, mentre perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 64,5 dollari e il Wti (-1,1%) a 58,4 dollari.

Vendite sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in aumento a 154 punti base e il rendimento del decennale italiano in risalita all’1,39 per cento.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono quasi tutte le blue chip, in particolare Telecom Italia (-2,9%) e Prysmian (-2,2%), quest’ultima dopo che il collegamento sottomarino tra Scozia e Inghilterra Western Link è stato interrotto venerdì scorso.

In controtendenza Buzzi Unicem (+0,4%), Stm (+0,8%), su cui CitiGroup ha alzato il target price da 17 a 26 euro, e Nexi (+1,3%), che potrebbe avviare un’integrazione con Sia per la creazione di un campione nazionale nel settore dei pagamenti, dopo la recente vendita di una quota del 7,7% da parte del maggiore azionista Mercury UK Holdco.