Mercati – Avvio poco mosso, a Milano bene Leonardo e giù Pirelli

Apertura poco mossa per le borse europee, in attesa della firma dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina in programma domani e dell’inizio della stagione delle trimestrali Usa. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% a 23.870 punti.

In lieve ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), mentre resiste sulla parità il Ftse 100 di Londra (+0,03%).

Nuovi segnali di avvicinamento tra Washington e Pechino, in vista dell’appuntamento di domani in cui le parti dovrebbero siglare la cosiddetta intesa di fase 1 sul commercio che dovrebbe porre fine al conflitto sui dazi.

L’amministrazione Trump ha comunicato di aver rimosso la Cina dall’elenco dei Paesi che manipolano la valuta, dichiarando che il paese ha preso degli impegni esecutivi per non deprezzare lo yuan e accettato di pubblicare informazioni sul tasso di cambio.

Intanto le esportazioni cinesi di dicembre sono aumentate del 7,6% su base annua rispetto al +3,2% atteso dagli analisti e dopo il calo dell’1,3% di novembre. Anche le importazioni hanno superato le aspettative, con un balzo del 16,3% contro il +9,6% previsto dal consensus e rispetto al +0,5% del mese precedente.

Nel complesso, nel 2019 le esportazioni sono aumentate dello 0,5% registrando il tasso di crescita più basso degli ultimi tre anni, mentre il commercio con gli Usa è diminuito di circa l’11% a causa dello scontro sui dazi.

Focus inoltre sull’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street, che oggi vedrà prima dell’apertura dei mercati americani la diffusione dei risultati di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo.

Sul Forex il biglietto verde rimane ben intonato nei confronti delle altre valute, in attesa questo pomeriggio della lettura dell’inflazione Usa. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,114, mentre il dollaro/yen risale in area 110.

Ancora in ribasso la sterlina a 1,297 sul dollaro, mentre aumentano le probabilità di un taglio dei tassi di interesse dopo i recenti commenti di alcuni membri della Bank of England tra cui il governatore Mark Carney.

Tra le materie prime l’oro arretra in area 1.544 dollari l’oncia, mentre sono poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 64,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 58,1 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,38 per cento.

Tornando a Piazza Affari, bene Leonardo (+1,3%) dopo aver annunciato di essersi aggiudicata un nuovo contratto da 176 milioni di dollari presso il Dipartimento della Difesa Usa. In rialzo anche Azimut (+1,1%), mentre scivola in fondo al Ftse Mib Pirelli (-2%) in scia al downgrade da ‘buy’ a ‘neutral’ di Ubs.

Ancora debole Atlantia (-1,2%) che ieri ha nominato Carlo Bertazzo nuovo Amministratore delegato, mentre S&P ha abbassato il rating del gruppo a junk.