I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street con il focus sull’inizio della stagione delle trimestrali con la diffusione dei conti di tre delle principali banche a stelle e strisce.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, con Nasdaq (+1%) e S&P 500 (+0,7%) che hanno aggiornato nuovamente i propri record storici. Progresso più contenuto per il Dow Jones (+0,3%), che si mantiene a meno di 100 punti da quota 29.000.
JP Morgan ha registrato un balzo dell’utile trimestrale del 21% grazie al buon andamento delle attività di trading e alle commissioni più alte per le sottoscrizioni. L’eps adjusted si è attestato a 2,57 euro per azione, rispetto ai 2,35 dollari previsti dagli analisti.
Citigroup, invece, ha terminato il quarto trimestre con un eps adjusted di 1,90 dollari rispetto agli 1,83 dollari stimati dal consensus, mentre i risultati di Wells Fargo hanno deluso le attese.
Il tutto mentre cresce l’attesa per la firma dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina in programma a Washington domani, che dovrebbe porre fine a diciotto mesi di guerra dei dazi.
Intanto, l’amministrazione Trump ha comunicato di aver rimosso la Cina dall’elenco dei Paesi che manipolano la valuta, dichiarando che il paese ha preso degli impegni esecutivi per non deprezzare lo yuan e accettato di pubblicare informazioni sul tasso di cambio.
Sul fronte macro, infine, l’inflazione negli Stati Uniti a dicembre è cresciuta leggermente al di sotto delle attese, segnando un +0,2% su base mensile (+0,3% il consensus) e un +2,3% su base annua (+2,4% il consensus).
