Analisi tecnica – A2A: nel mirino il massimo del 2019 in area 1,82 euro

Dal minimo dello scorso 10 dicembre a 1,61 euro, le quotazioni della principale multi-utility lombarda hanno avviato un solido movimento ascendente che ha lasciato alle spalle prima la media mobile a 100 sedute e poi quella a 50 osservazioni, giungendo sopra quota 1,72 euro.

Una nuova spinta rialzista ai corsi delle azioni A2A potrebbe arrivare dal breakout di una prima resistenza statica posizionata a 1,7395 euro, con il successivo livello da monitorare individuabile a 1,7630 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano potrebbero poi mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo di breve periodo a 1,7895 euro, con successivo target posizionabile in corrispondenza del top del 2019 in area 1,82 euro.

Un primo segnale di debolezza per i corsi delle azioni A2A, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 1,7045 euro in quanto il possibile incremento della pressione dei venditori potrebbe implicare una discesa fino al successivo supporto individuabile a 1,6675 euro. Nell’ipotesi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata lombarda potrebbero poi accelerare verso un primo obiettivo posizionabile a 1,6315 euro, con successivo target a 1,6081 euro.

La performance dei titoli A2A da inizio anno è pari a +3,5% (+6,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,83 euro, con un potenziale rialzista del 5,8 per cento.

Quotazione di chiusura: 1,73 euro

 

+5,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,82 euro;

+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,7895 euro;

+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,763 euro;

+0,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,7395 euro;

 

-1,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,7045 euro;

-3,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,6675 euro;

-5,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,6315 euro;

-7,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,6081 euro.