Mercati – Milano chiude a 23.775 punti (-0,7%), Wall Street positiva

Le principali Borse europee hanno chiuso le contrattazioni in territorio negativo, con il Ftse Mib di Milano in calo dello 0,7% a 23.763 punti. Il Dax di Francoforte ha ceduto lo 0,2%, il Cac 40 di Parigi lo 0,1%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,2%, mentre il Ftse 100 di Londra ha guadagnato lo 0,3%.

Oltreoceano, i principali indici di Wall Street, intorno alle ore 18:40, viaggiano sopra la parità (Dow Jones +0,6%; S&P500 +0,4%; Nasdaq +0,4%) aspettando l’imminente firma del tanto atteso accordo preliminare tra le due superpotenze, Usa e Cina attesa a breve.

In occasione della cerimonia in corso per la firma dell’intesa, il Presidente Donald Trump ha sottolineato come le trade talks siano state “dure, oneste, aperte e piene di rispetto”, aggiungendo inoltre come in “un futuro non molto distante andrà direttamente in Cina”.

La rimozione dei dazi residui sarà oggetto di discussione nella fase due delle trattative che potrebbero a questo punto riprendere nel breve termine seguendo le indicazioni del Presidente Statunitense.

Nel frattempo ricordiamo l’inizio della stagione delle trimestrali di Wall Street, apertasi con i risultati oltre le attese di JP Morgan, Citigroup e Blackrock ma che sembra tuttavia non assumere ancora una chiara direzione considerando i deludenti conti di Wells Fargo, Goldman Sachs e Bank of America.

Sul fronte macro, la produzione industriale dell’eurozona è aumentata meno delle attese a novembre (+0,2% su base mensile), mentre la Germania, nel 2019, ha registrato il tasso di crescita più basso degli ultimi sei anni (+0,6%).

Segnali positivi sono arrivati dai dati macro statunitensi, con l’indice sulla fiducia manifatturiera dello stato di New York di gennaio in progresso a 4,8 punti dai 3,3 punti di dicembre (rivisto da 3,5 punti) e oltre quanto atteso dagli analisti (3,6 punti).

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,1159, mentre il biglietto verde resta sostanzialmente stabile verso lo yen a quota 109,95.

Tra le materie prime, l’oro avanza leggermente a 1.551,45 dollari l’oncia mentre scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 64,08 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 57,88 dollari al barile. I dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane hanno messo in risalto una riduzione pari a circa 2,5 milioni di barili rispetto all’incremento di 0,4 milioni atteso dagli analisti.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è salito a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,37 per cento.

Tornando a Piazza Affari, Moncler (+2,7%) ha chiuso in testa al principale listino milanese. Denaro anche su Amplifon (+2,1%) e Banca Generali (+2,1%). In coda Unipol Gruppo (-2,8%) e Atlantia (-2,9%) con il governo intenzionato a procedere con la revoca della concessione alla controllata Autostrade per l’Italia.