Ieri il Ftse Italia Moda ha chiuso a +0,8 per cento, in linea con il corrispondente europeo (+0,7%).
Chiusura poco mossa per gli eurolistini, con Milano a +0,1%, in linea con l’andamento di Wall Street nelle prime ore di scambi, dopo i dati sull’inflazione e l’avvio della earning season.
Cresce l’attesa per la firma dell’accordo commerciale di fase uno tra Stati Uniti e Cina, prevista per domani, mentre gli Usa hanno ritirato l’accusa di manipolazione della valuta nei confronti di Pechino, contribuendo a distendere i toni e a spingere lo yuan.
Sul fronte macro, a dicembre, l’inflazione statunitense è cresciuta leggermente meno delle attese, registrando un incremento mensile dello 0,2% (+0,3% il consensus) e un +2,3% su base annua (+2,4% la stima).
Tornando alle società del comparto, seduta mista per le Big.
Su Moncler (+1,9%), dalle comunicazioni di Consob sulle partecipazioni rilevanti, emerge che Norges Bank e Invesco sono tornate entrambe sotto il 3% del capitale della maison del piumino.
Ferragamo invece chiude in flessione dello 0,3 per cento.
Tra le Mid, lettera su Ovs, che lascia sul terreno 2 punti percentuali. Tra i titoli a minore capitalizzazione, invece, si segnalano gli acquisti su Caleffi che porta a casa il 2,8 per cento.