Analisi tecnica – Prysmian: trend rialzista dalle basi solide

Dopo aver raggiunto lo scorso 27 dicembre il nuovo massimo del 2019 a 22,13 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di cavi per applicazioni nei settori dell’energia e delle telecom hanno effettuato una veloce correzione che si è però fermata poco sotto 20,50 euro. Al di sopra di questo livello, nelle ultime sedute i corsi delle azioni Prysmian hanno poi avviato una fase laterale che potrebbe essere interpretata come il tentativo di costruire una base di accumulazione in vista della ripresa del trend ascendente di lungo/medio periodo.

Un nuovo impulso rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Valerio Battista potrebbe così arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 21,51 euro dato che in questo scenario positivo il successivo ostacolo è individuabile sul sopracitato top a 22,13 euro. Nel caso di breakout di questo livello i corsi delle azioni Prysmian potrebbero registrare un’accelerazione rialzista verso un primo obiettivo individuabile a 22,48 euro, con successivo target a quota 22,845 euro.

Un primo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posto a 20,67 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dal ritorno sotto quota 20,08 euro. In questo caso, il deterioramento del quadro grafico di lungo/medio periodo (a causa della violazione al ribasso della trendline ascendente) potrebbe poi implicare una rapida discesa verso i due obiettivi ribassisti individuabili rispettivamente a 19,70 euro, il primo, e a 19,21 euro, il secondo.

La performance dei titoli Prysmian da inizio anno è pari a -2,3% (+27,4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 15 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 22,65 euro, con un potenziale rialzista del 7,9 per cento.

Quotazione di chiusura: 21 euro

+8,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 22,845 euro;

+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 22,48 euro;

+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 22,13 euro;

+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 21,51 euro;

-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 20,67 euro;

-4,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 20,08 euro;

-6,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 19,70 euro;

-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 19,21 euro.