Dalla lettura dei dati relativi ai consumi di dicembre 2019 diffusi da Confcommercio, emerge che il relativo indicatore dei consumi (ICC) ha evidenziato una sostanziale stabilità (+0,1%) rispetto a novembre e una diminuzione dello 0,4% su base annua. Un andamento che conferma il protrarsi di una situazione di estrema debolezza della domanda
delle famiglie.
Nel mese in esame tuttavia la fiducia dei consumatori e delle imprese è risultata in moderata ripresa.
La dinamica che caratterizza l’ICC di dicembre, in miglioramento rispetto al -0,4% di novembre, riflette un analogo andamento della domanda relativa ai servizi e una
stazionarietà di quella per i beni.
Osservando i dati relativi alle singole aree di spesa, si rileva che il miglior andamento, è stato registrato dalla componente Abbigliamento e calzature (+0,3%) e Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (+0,3%).
Settore quest’ultimo dove è operativo il gruppo Marr che nei primi nove mesi del 2019 ha contabilizzato ricavi pari a 1.270,1 milioni, in crescita dello 0,8% su base annua.
Lieve incremento anche per la componente Beni e servizi per la mobilità (+0,2%), seguita da Beni e servizi per la cura della persona (+0,1%).
Stabili le componenti Beni e servizi per le comunicazioni e Beni e servizi ricreativi mentre hanno registrato una flessione dello 0,2% sia Beni e servizi per la casa sia Alimentari, bevande e tabacchi.
Le tendenze a breve termine dei prezzi al consumo, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che ne determinano la formazione, indicano per il corrente mese di gennaio una stabilità rispetto a dicembre.