Dalla lettura dei dati Nielsen relativi agli investimenti pubblicitari in Italia del mese di novembre 2019 emerge un andamento in lieve calo (-0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2018, con il dato da inizio anno che cede lo 0,7 per cento.
Escludendo dalla raccolta la stima Nielsen su web, search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti ‘Over The Top’ (OTT), l’andamento nel periodo gennaio-novembre segna un -4,9% a 5,35 miliardi.
Relativamente ai singoli mezzi, gli investimenti pubblicitari sulla TV scendono nel singolo mese del 4,3%, mentre da inizio 2019 consolidano un -5,1% a 3,26 miliardi.
In negativo anche i quotidiani, che a novembre diminuiscono del 2,9% (-9,5% nel periodo cumulato gennaio-novembre 2019 a 483,1 milioni). Andamento analogo per i periodici sia nel singolo mese sia da inizio anno, con cali rispettivamente del 12,1% e del 14,1% a 308,9 milioni.
Gli investimenti pubblicitari della radio scendono a novembre dell’1,8%, ma risultano in crescita del 2,3% a 403,3 milioni nel periodo gennaio-novembre 2019.
Sulla base delle stime Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel periodo gennaio-novembre del 2019 segna un rialzo dell’8,3% (+3,1% se si considera solo il perimetro Fcp AssoInternet).
Da gennaio a novembre Cinema e GoTv crescono rispettivamente del 12,8% a 17,7 milioni e del 7,1% a 18,6 milioni.
Dal lato dei settori merceologici 6 comparti risultano in crescita, con un apporto complessivo di circa 32 milioni.
Tra i primi 10 settori si segnala la performance positiva dei settore farmaceutici/sanitari (+1,8%) e distribuzione (+4,2%), che però rappresentano solo il 14,2% del totale.
Prosegue l’andamento negativo degli altri comparti, con telecomunicazioni che rappresenta il 5,2% del totale (-16,4%), cura persona che esprime il 4,5% del totale (-8,6%), abbigliamento che corrisponde al 4,2% del totale (-9,5%) e automobili che pesa il 12% sul mercato (-6,4%). Complessivamente, questi ultimi investono circa 127 milioni in meno rispetto al 2018.
Anche se ancora in negativo, si evidenzia un’inversione di tendenza del settore automobili che, dopo il calo del periodo gennaio-settembre (-10%), registra un andamento positivo medio di circa il +6% negli ultimi due mesi (ottobre e novembre).