illimity – Siglato il nuovo contratto integrativo 2020-2022

illimity ha siglato il suo primo contratto integrativo, che coprirà il periodo 2020-2022.

Nel definire le politiche di welfare, illimity ha voluto creare un ecosistema che consentisse a ciascun illimiter di esprimere il proprio potenziale personalizzando, in funzione dei propri bisogni e interessi, le misure previste da un sistema estremamente flessibile.

Flessibilità che si riflette anche nella scelta di rendere possibile fin da subito, grazie anche alle tecnologie e soluzioni di ultima generazione lo smart working per un giorno alla settimana, soluzione già adottata dal 40% dei dipendenti.

In particolare, l’accordo, frutto di un confronto costruttivo con le parti sociali, prevede che ciascun dipendente abbia a disposizione un plafond da utilizzare in ambito sanitario e previdenziale oltre che in servizi in diversi ambiti: scuola, corsi di formazione, mobilità, assistenza ai familiari (babysitter e case di cura), viaggi e benessere.

Le politiche di welfare si sono quindi concentrate sul supporto alla genitorialità e alla formazione, con l’obiettivo di sostenere la conciliazione delle esigenze della vita lavorativa con quelle della vita privata.

Nel dettaglio, sul fronte della genitorialità il congedo per i neo-papà è stato portato a 20 giorni, rispetto ai 7 previsti dal nuovo contratto del credito. Sono inoltre previsti voucher da erogare in occasione di nascite e adozioni, ed è stato fissato un ulteriore contributo di sostegno dedicato ai dipendenti con figli con disabilità.

È stata inoltre istituita una borsa di studio a favore sia dei dipendenti che dei loro figli che conseguono un diploma di laurea triennale/magistrale.

Marco Russomando, Head of Human Resources di illimity, ha dichiarato: “illimity è una banca di nuovo paradigma, ricca di diversità in termini di competenze, provenienza, genere ed età delle persone, un mix eccezionale che stimola costantemente confronto e innovazione. Le logiche di total value del welfare mettono al centro queste diversità per permettere a ciascuno di esprimere il proprio potenziale in un ecosistema in cui si è rapidamente creato un forte senso di appartenenza”.