Mercati – Piazza Affari tonica (+0,7%) con gli eurolistini, spread Btp-Bund in calo

Borse europee in rialzo insieme ai futures di Wall Street, nell’ultima seduta di una settimana caratterizzata dalla firma dell’accordo Usa-Cina e dall’avvio della stagione di trimestrali a stelle e strisce.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,7% a 24.100 punti, sui massimi da maggio 2018, ben intonato come il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%). I derivati su S&P500, Nasdaq e Dow Jones guadagnano all’incirca lo 0,3%, dopo i record messi a segno nella giornata di ieri, in cui Alphabet ha raggiunto Apple e Microsoft nell’olimpo delle società americane con capitalizzazione oltre 1.000 miliardi di dollari.

In seguito alla firma dell’intesa tra Washington e Pechino, primo tassello di una contrattazione che si preannuncia ancora lunga e difficoltosa, l’attenzione si è spostata prevalentemente sui fondamentali e sull’outlook economico.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sul Pil cinese cresciuto nel 2019 del 6,1%, il ritmo più lento dal 1990 e nella parte bassa della forchetta del 6,1-6,5% indicata da Pechino. Sempre in Cina, a dicembre, la produzione industriale è aumentata del 6,9% su base annua, miglior risultato degli ultimi nove mesi, mentre le vendite al dettaglio sono salite dell’8%, poco oltre le attese.

Per quanto riguarda l’eurozona, a dicembre, l’inflazione si è confermata in rialzo all’1,3% rispetto all’1% di novembre. In Italia, invece, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% su base annuale, in linea con la rilevazione preliminare.

Movimenti contenuti sul Forex, con l’euro/dollaro a 1,112 e il cambio fra biglietto verde e yen a 110,15.

Tra le materie prime l’oro scambia in lieve rialzo a 1.555 dollari l’oncia, così come le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 65 dollari e il Wti (+0,5%) a 58,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,37 per cento.

Fra le big cap di Piazza Affari, acquisti su Buzzi (+2,1%), Diasorin (+1,8%) e Ferrari (+1,6%), mentre arretrano Atlantia (-0,8%), Mediobanca (-0,5%) e Nexi (-0,4%).